Stop Trivelle, M5S: Sì al referendum per difesa del territorio. Dov’è la Regione Campania?

Nuove accuse alla Regione Campania dal Movimento 5 Stelle. Questa volta la polemica riguarda il referendum sulle trivelle.

Di Comunicato Stampa

Nuove accuse alla Regione Campania dal Movimento 5 Stelle. Questa volta la polemica riguarda il referendum sulle trivelle.

“Il Movimento 5 Stelle è già impegnato sui territori con i suoi parlamentari, i rappresentati regionali e comunali in una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza per il ‘Sì’ al referendum sul quesito delle trivelle. In Campania abbiamo già distribuito materiale informativo ai nostri attivisti che partiranno con gazebo e incontri per informare i cittadini”. “Stigmatizziamo lo scandaloso comportamento dei delegati e della maggioranza del Consiglio regionale della Campania che in occasione della fondazione e presentazione del comitato referendario contro le trivelle non hanno coinvolto tutte le forze politiche e certamente non hanno coinvolto il M5S”. Così una nota dei consiglieri del Gruppo regionale Movimento 5 Stelle del Consiglio regionale della Campania.

“Il Pd a livello nazionale promuove le trivellazioni con lo Sblocca Italia, mentre in Consiglio regionale della Campania pensa di salvare la faccia votando a favore del referendum contro le trivellazioni. Un voto all’unanimità che, però, per il Pd è stata solo un’operazione di facciata visto che ad oggi la maggioranza di centrosinistra non sta facendo nulla, anzi sta creando ostacoli”.

“Quando c’è stato il rifiuto da parte del Governo di inserire la consultazione referendaria nell’election day – spiega la nota – avevamo proposto un ordine del giorno urgente in Consiglio regionale della Campania affinché la Giunta De Luca si attivasse per fare pressione politica sul governo nazionale e spingerlo a rivedere questa decisione. Inutile dire che quell’ordine del giorno non è stato mai discusso in Consiglio perché il capogruppo del Pd si è rifiutato di sottoscriverlo”.

“Abbiamo inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale perché, quando altre regioni hanno scelto di impugnare i quesiti referendari – sottolinea – i nostri delegati del Consiglio regionale, arbitrariamente e senza informare né consultare il Consiglio, hanno deciso per la Campania di non impugnare la decisione, rinunciando al conflitto d’attribuzione”.

“Nell’ultima conferenza dei Capigruppo, inoltre, il Movimento 5 Stelle ha posto sul tavolo la questione di come il Consiglio regionale della Campania intendesse partecipare al referendum e adoperarsi per promuoverlo – aggiungono i consiglieri nella nota – La risposta del presidente D’Amelio è stata che lei a titolo personale si spenderà per il referendum: a dire quindi implicitamente che in campo non ci sarà alcun altro strumento”.

“Il Movimento 5 Stelle è presente e si impegnerà su tutto il territorio nazionale con la campagna a favore del si al referendum – sottolinea la nota – ”.

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