Nuovi guai per Marta Santoro: a giudizio per corruzione

L'ex comandante della forestale di Foce Sele è stata rinviata a giudizio con l'accusa di aver preso soldi per evitare controlli ai danni di un imprenditore.

Di Redazione Infocilento

L’ex comandante della forestale di Foce Sele è stata rinviata a giudizio con l’accusa di aver preso soldi per evitare controlli ai danni di un imprenditore.

CAPACCIO. Marta Santoro dovrà comparire davanti ai giudici per rispondere dell’accusa di corruzione. L’ex comandante della forestale di Foce Sele è stata rinviata a giudizio insieme a Giuseppe Esposito, Giuseppe Mandetta, la figlia Rita e la moglie Vincenza, queste ultime per violazioni dei sigilli. Una quinta persona, l’ex comandante dei vigili urbani di Capaccio, Antonio Rinaldi, accusato di aver fatto da tramite tra gli imprenditori e la Santoro, ha scelto il rito abbreviato.

I fatti finiti sotto i riflettori della magistratura sono relativi ad un’area di sosta per camer da realizzare su suolo demaniale e gestito dal Mandetta. Proprio quest’ultimo denunciò il comportamento anomalo dell’ex comandante della Forestale che avrebbe ricevuto soldi per evitare controlli.

Marta Santoro è stata già condannata a 8 anni e 4 mesi (in primo grado) per concussione.

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