Agropoli, Capozzolo attacca Tofalo: basta giocare al discredito sul nome della città

Anche il deputato Sabrina Capozzolo replica all'interrogazione del collega del M5S Angelo Tofalo su Agropoli e l'Unione dei comuni: "Sono indignata!"

Di Redazione Infocilento

Anche il deputato Sabrina Capozzolo replica all’interrogazione del collega del M5S Angelo Tofalo su Agropoli e l’Unione dei comuni: “Sono indignata!”

“Per l’ennesima volta vedo il nome di Agropoli, inaccettabilmente, a quello della camorra.
Il Movimento 5 Stelle, con tutta evidenza, continua a scambiare le Istituzioni del nostro Paese, per palcoscenici da osteria nei quali mettere in scena basse recitucole di propaganda”. Inizia così una nota del deputato Pd, Sabrina Capozzolo. La parlamentare agropolese replica alle accuse del collega del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo. Quest’ultimo attraverso un’interrogazione aveva chiesto l’accesso agli atti del comune di Agropoli e dell’Unione di Comuni Alto Cilento per verificare eventuali irregolarità, ipotizzando addirittura infiltrazioni criminali nei due enti.

“Ci troviamo ad avere a che fare con persone che praticano l’offesa come cifra della loro diversità, con personaggi irresponsabili che si ergono a paladini di una moralità di cui, loro stessi, non possono vantarsi, il cui unico scopo è demonizzare ciò che è altro da loro stessi – dice la Capozzolo – Così, ancora una volta, sono costretta a leggere di reati, dichiarazioni di illegittimità e accuse gravi, frutto esclusivo di ricostruzioni perverse, che altro non fanno se non infangare il nome e la dignità di un’intera comunità,di tutte le donne e gli uomini della mia Città”.

“Da cittadina agropolese, prima ancora che da parlamentare, mi indigno! Non è più tollerabile che si continui a giocare al discredito sul nome della Città!”, dice facendo eco alle parole del sindaco Alfieri e del vicesindaco Coppola.
“Al collega Tofalo ed al Movimento 5 Stelle dico – conclude – che la politica è una cosa seria: che si confrontino sulle idee e sui programmi, qualora ne siano capaci, e la finiscano, una buona volta, con questa opera disgustosa di sciacallaggio e di offesa permanente alla Città ed al buon nome dei suoi cittadini”.

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