Buonabitacolo, caduta dell’amministrazione: Rinaldi accusa l’ex sindaco

Di Katiuscia Stio

Rinaldi ritiene l’ex sindaco Beniamino Curcio “regista” delle dimissioni dei sei consiglieri “per non avere ostacoli nella sua riconferma nel Consorizio di Bacino SA3″

BUONABITACOLO. «Sono degli irresponsabili. E sono doppiamente irresponsabili se si solo lasciati manovrare dall’ex sindaco Beniamino Curcio» questa la dichiarazione a caldo del già sindaco Elia Rinaldi in risposta alle dimissioni dei sei consiglieri comunali.

Barbara Lapenta, Nicola Fico, Anna Maria Volpe, Fiorenzo Casalnuovo, Lucrezia Marzaro, infatti hanno lasciato l’incarico da consiglieri comunali decretando la caduta dell’Amministrazione retta dal primo cittadino Elia Rinaldi «oltre a generare conseguenze negative enormi alla collettività».
Secondo le parole di Rinaldi i sei dimissionari si sarebbero lasciati manovrare dall’ex sindaco Beniamino Curcio a cui starebbe più a cuore la poltrona che occupa nel CdA al Consorzio di Bacino che il benessere di Buonabitacolo.
«Una poltrona che occupa impropriamente, tra l’altro.- dichiara Rinaldi- ma che vuole continuare a mantenere, evidentemente molto redditizio. A questo mi riferisco quando dico che i sei dimissionari sono “doppiamente” irresponsabili se si sono lasciati manovrare. Perché non hanno pensato a questo. Tra l’altro il loro gesto è un danno enorme per la collettività. I punti negativi che vengono a generarsi dalle loro dimissioni sono così riassumibili:
1) Abbiamo lottato tanto per evitare le istallazioni di antenne telefoniche, a fronte di sentenze vinte dalla rete di telefonia, il Commissario, che si insedierà fino alle prossime elezioni,potrebbe decidere di farle istallare.
2) Il nostro Comune è in quasi dissesto finanziario. Un dissesto che noi, come Amministrazione, abbiano sventato con operazioni varie ma non del tutto risanato. La situazione economica è assai disastrosa. Se il Commissario dovesse dichiarare il dissesto la popolazione si vedrebbe esasperata dall’aumento di tasse portate al massimo.
3) La spesa del personale che il Commissario potrebbe evitare portando in mobilità gli LSU.
4) Avevamo dei debiti per la piscina comunale, per un ammontare di circa 65mila euro. Avevamo trovato una soluzione ma a questa cosa non si potrà dare seguito.
5) Inoltre, tramite l’accelerazione della spesa, avevamo impegnato circa 600mila euro per la scuola e dovevo trovare anche altre risorse. Avevo appuntamento con un mio referente politico per il 21 c.m. per una opportunità economica. Così facendo i sei “irresponsabili” hanno bloccato tutto l’iter. C’è la possibilità, negativa, che il nostro paese rimanga senza scuole.
L’ex sindaco Curcio mi aveva chiesto di convocare una riunione per ieri sera, ma aveva già mandato i sei dal notaio a firmare. Siamo all’anno zero della politica tanto da ridurlo in cenere. Non si agisce così.»

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