Polemiche della minoranza sui lavori realizzati in questo triennio dall’amministrazione comunale. La replica non si è fatta attendere.
ROCCAGLORIOSA. Botte e risposta tra maggioranza ed opposizione. Nei giorni scorsi il gruppo “Libertà e partecipazione”, guidato dal consigliere Giuseppe Balbi, ha fatto affiggere per le strade del comune un manifesto in cui si critica l’amministrazione Marotta per quanto fatto in questo triennio. A finire sotto accusa alcune opere pubbliche che sarebbero state realizzate e poi dimenticate: in particolare si fa riferimento ai circa 600mila euro spesi per il campo da calcio, che attualmente versa in condizioni poco dignitose, così come l’area archeologica (per la quale sono stati spesi 800mila euro per la riqualificazione) e l’impianto fotovoltaico, costato 300mila euro e coperto dai rovi. Critiche anche per la frana lungo la strada di San Cataldo, ancora non ripristinata.
La replica del sindaco Nicola Marotta, però, non si è fatta attendere. “Ma esiste una minoranza in consiglio comunale?”, è il titolo ironico del manifesto dell’amministrazione comunale. “Finalmente abbiamo saputo perché i nostri consiglieri di opposizione non partecipano quasi mai ai consigli comunali. Ognuno è propostivo a modo suo: c’è chi ha molte idee e cerca di affermarle nelle sedi opportune, come noi abbiamo sempre fatto, e chi, invece, forse non ne ha, è costretto a fare demagogia, arrivando ad affermare il falso”. L’amministrazione comunale, quindi, risponde punto per punto alle critiche.
Quanto alla frana in via San Cataldo, si precisa che “in quanto strada provinciale, la competenza è della Provincia”. “Purtroppo – si legge nel manifesto – la nuova amministrazione provinciale, che ha lo stesso colore politico della nostra minoranza, non ha avviato le procedure di affidamento”.
Sul campo sportivo, invece, si precisa che la struttura realizzata dalla passata amministrazione, “Oggi necessità di alcuni interventi di adeguamento che scaturiscono principalmente dalle modifiche normative intervenute dopo la sua realizzazione e il suo collaudo”.
Infine, quanto al parco archeologico, si evidenzia che lo stesso ha subito diversi atti vandalici e che la stessa è beneficiaria di un contributo nell’ambito del progetto “I Lucani dell’entroterra”.
In conclusione nel manifesto si attacca la minoranza, rea di essere incoerente per aver votato contro alle proposte di riperimetrazione del Parco; di recupero dell’ex cava ed anche alla possibilità di rendere pubbliche le sedute mediante le registrazioni e le video dirette webcam.
“La minoranza – conclude il manifesto – avverte come capita alle cicale, il bisogno di cantare. Ma mentre loro cantano le solite canzoni stonate, noi altri prendendo esempio dalle formiche, lavoriamo e continueremo a farlo come sempre, per il bene di tutti”.