La decisione è del consiglio direttivo della Pro Loco SviluppAgropoli
La Pro Loco ha rigettato la richiesta di iscrizione ad un gruppo di persone facenti parte del Movimento 5 Stelle. “Seppur il fare dei suddetti è stato cordiale ed estremamente educato – raccontano dalla Pro Loco – l’atteggiamento sin da subito non lascia trasparire l’incarnazione di un generale spirito associativo e di uno specifico identificarsi nei fini e nella già inoltrata attività della Pro Loco. Tant’è che, mentre tal’uni procedevano alla compilazione degli appositi moduli per inoltrare la richiesta di tesseramento, tal’altri hanno effettuato una vera e propria attività inquisitoria nei confronti dei rappresentanti della Pro Loco presenti in loco”.
In particolare gli esponenti del Movimento avrebbero chiesto informazioni “sull’identità dei componenti il Consiglio Direttivo, sull’utilizzo dei fondi sociali, sulla documentazione di bilancio”. Ma a finire nel mirino anche alcune esternazioni fatte a margine dell’iscrizione come “… hanno composto il direttivo a loro piacimento, adesso che noi arriviamo in quaranta voglio proprio vedere come la mettiamo”, “ come mai a voi è stata assegnata una sede, ed all’altra pro loco no?”, “ricevete fondi dal Comune, cosa ci fate?”, “fin’ora non avete fatto niente!”.
Nonostante questo in un primo momento l’iscrizione è stata accettata. Successivamente, però, dei post critici del M5S sui social in cui sono ritratti in perfetta posa nove dei componenti del gruppo in questione, più un minore, con la scritta “Se non ci provi hai già perso! E noi ci siamo, come sempre”, hanno indotto il consiglio direttivo a cambiare comportamento.
“L’Atteggiamento poco associativo palesato all’atto della richiesta di tesseramento, sul quale i vertici della pro loco hanno soprasseduto – spiegano – è stato immediatamente seguito da un utilizzo strumentale dell’ancora non acquisito status di socio della Sviluppagropoli, affiancando l’aderenza alla stessa al simbolo ed alla struttura di un movimento operante sul territorio con palesi finalità politiche. Essendo per statuto la pro loco Sviluppagropoli ente associativo privato (ma operante nel conseguimento di finalità di pubblico interesse), autonomo e scevro da qualsiasi identificazione politica o partitica, il direttivo all’unanimità ha ritenuta opportuna la perentoria applicazione dell’articolo 7 del proprio statuto, che, al punto 7.1 prevede il rigetto, senza obbligo di motivazione, di ogni singola richiesta di tesseramento. Nonostante il testo dello Statuto non lo preveda, il Consiglio Direttivo ha comunque voluto, con il presente comunicato, dettagliatamente esternare le motivazioni dei rigetti, senza celare un forte rammarico generato dall’attuazione del provvedimento che, a testimonianza dei fatti, risulta inevitabile”.
“Il Consiglio Direttivo della Pro Loco SviluppAgropoli – si legge in una nota – archivia così questa incresciosa vicenda precisando che l’associazione resta aperta a tutti coloro i quali vogliano avvicinarvisi animati dalle più candide e determinate intenzioni volte ad impegnarsi e collaborare per il bene del territorio e della comunità locale, quest’ultima intesa come aggregazione dei soggetti residenti in loco e dei sempre più numerosi turisti che, in più e più periodi dell’anno, scelgono Agropoli quale meta turistica e di accrescimento socio-culturale”.