Operazione in Costiera, sequestrati due impianti di depurazione

Sono nove le persone indagati tra cui sindaci ed ex amministratori.

Di Katiuscia Stio

Sono nove le persone indagati tra cui sindaci ed amministratori.

SALERNO. La Procura di Salerno ha sequestrato gli impianti di depurazione di Amalfi e Praiano, nove gli indagati tra cui i sindaci, ed un ex sindaco, Milano Daniele, De Martino Giovanni, Del Pizzo Alfano,amministratori e tecnici della società di gestione degli impianti, l’Ausino S.p.a., di Cava de’Tirreni. Sottoposti a sequestro preventivo i depuratori.
L’attività investigativa si concentrava sui depuratori costieri e non. Nel mirino degli inquirenti il corretto funzionamento dei depuratori con gli scarichi versati direttamente in mare con conseguente rischio per la salute dei bagnanti, e non solo. I due i filoni di indagini, convergenti in un’unica attività, condotte dai carabinieri del Noe di Salerno e dalla Guardia Costiera, hanno portato ad Amalfi al sequestro di una stazione di sollevamento ed un depuratore, a Praiano due depuratori, poiché evidenziavano una carenza depurativa, e di conseguenza le acque reflue non rispettavano le norme in vigore.
La Procura contesta il danneggiamento di acque pubbliche, la molestia olfattiva ed il deturpamento di bellezze naturali. In aggiunta, ai soli sindaci contesta l’omissione agli atti d’ufficio, per non essersi attivati ad ottenere le autorizzazioni allo scarico per i parametri da rispettare. In ultimo, la Procura, solo alla società contesta la frode in pubblica fornitura. I particolari dell’inchiesta sull’inquinamento della Costiera Amalfitana sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede della procura di Salerno nella mattinata odierna alla quale hanno preso parte il procuratore Corrado Lembo, il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Gaetano Angora, il comandante del Noe di Salerno, Giuseppe Ambrosone.

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