Sergio Annunziata, vicesindaco di Atena Lucana, parla del suo amico Angelo Vassallo e non risparmia critiche a chi in passato lo ha ostacolato ed oggi lo osanna.
“Grande uomo, competente, deciso, battagliero e attaccato alla propria terra in cui fortemente credeva”. Così Sergio Annunziata, vicesindaco di Atena Lucana e presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl Salerno, ricorda Angelo Vassallo. Il suo racconto è ricco di aneddoti su una figura da alcuni ritenuta scomoda e talvolta osteggiata anche da chi oggi inneggia al suo nome. “Da consigliere provinciale – dice Annunziata – ho condiviso con lui molte iniziative e battaglie su ambiente, rifiuti, nuove energie aternative ecc… Ricordo un pranzo in cui si discuteva e ci si lamentava della sua mancata accettazione della candidatura nelle liste per il nazionale”. “Ricordo – aggiunge Annunziata – di come venne fortemente osteggiato, combattuto, eliminato dalle liste, da tanti personaggi oggi amici decantatori di partito locale, provinciale, nazionale e di una certa corrente, perché uomo scomodo e non accondiscendente, che nn si allineava ai capi. Ricordo le sue battaglie in provincia contro persone che oggi son famosi amici e suoi decantatori ma allora osteggiatori”. “Certo – evidenzia Annunziata – che oggi sentire da certi personaggi grandi elogi, grandi proclami ed esaltazioni di Angelo Vassallo un po’ mi fa rabbia, un po’ delusione un po’ ridere e…come sempre vale la classica litugia che dopo la morte si esaltano le persone mentre in vita nn venivano valorizzate”. “Sentirlo poi da chi oggi ne decanta le lodi mi fa dolore – precisa Annunziata – Forse per chi come me, e tanti come me. ne hanno condiviso e apprezzato le sue gesta, lo ricordano ,oggi come allora ,una grande persona perbene che amava e combatteva per la sua terra senza mai chinare il capo e sempre per sfide più forti.”
Annunziata commenta anche la fiction che ha visto protagonista ‘Il Sindaco Pecatore’ e ammette le “imperfezioni” ma al contempo precisa che “e’ un uomo che ha fatto ed è per questo che sarà sempre ricordato a Pollica, in Italia, anche se nn ci fosse stata la fiction, e sarà sempre un esempio per tutti gli amministratori che lo hanno conosciuto”.