Grossi tubi ritrovati sulla spiaggia della Calanca: denunciati inoltre segni di sbancamenti ed altri interventi anomali.
CAMEROTA. Interventi anomali sono stati segnalati nei pressi della Calanca dagli attivisti di Fare Verde. Il caso, già segnalato alla Capitaneria di Porto, è emerso nei giorni scorsi.” In particolare – fanno sapere dall’associazione – si verificava la presenza di un grosso tubo annidato in una grotta della scogliera sotto il parcheggio”. Inoltre, era “evidente uno sbancamento nella sabbia della Calanca, in cui si incuneava il mare modificando la linea di costa ed un altro meno evidente verso lo scoglio che è presso l’opposta scogliera, piallata e modificata non certo da agenti naturali”. Ma non è tutto: “all’imbocco del sentiero che porta alla torre delle viole e ad altre spiagge – spiegano gli ambientalisti – sono stati segnalati monticelli di sabbia ammonticchiati sulla scogliera spianata dove sembrano evidenti lavori di antropizzazione in atto”.
A Capogrosso, inoltre, è stata segnalata “una consistente quantità di plastica blu ed ancora, sulla spiaggia antistante il Touring club, erano presenti tre grossi tubi, molto lunghi, tenuti insieme da un materiale plastico blu identico a quello rinvenuto in numerosi pezzi a Capogrosso.
Un sopralluogo successivo, effettuato il 6 febbraio, ha permesso ai volontari di Fare Verde ulteriori cambiamenti del territorio. “La Calanca – fanno sapere da Fare Verde – appariva diversa nel senso che non c’era più la duna con l’insinuazione del mare, ma la costa appariva comunque rientrata e l’ultimo gradino per accedere alla spiaggia era molto alto, la sabbia ammonticchiata permaneva dove era, la plastica blu e i lunghi tubi erano scomparsi da Capogrosso e dalla spiaggia antistante il Touring club, ma c’era una novità: un rivolo d’acqua argillosa che scorreva inesorabilmente verso il mare da uno strano corso d’acqua che la volta scorsa non c’era”.
Del caso è stata immediatamente informata la capitaneria di Marina di Camerota.