La Coldiretti Salerno ha un nuovo direttore

Vincenzo Tropiano nuovo direttore, Salvatore Loffreda alla Federazione Regionale.

Di Comunicato Stampa

Vincenzo Tropiano nuovo direttore, Salvatore Loffreda alla Federazione Regionale.

Vincenzo Tropiano è il nuovo direttore di Coldiretti Salerno. Succede a Salvatore Loffreda, che continuerà a lavorare in Campania come direttore della Federazione regionale. Per Vincenzo Tropiano è un ritorno a Salerno dove era già stato vice direttore nel 2008. Lucano, 43 anni, laureato in scienze agrarie, è stato anche vicedirettore della Federazione regionale di Coldiretti Basilicata e direttore della federazione di Pistoia. Toccherà a lui consolidare la crescita della Coldiretti Salerno, la federazione più rappresentativa degli agricoltori in provincia di Salerno. “Conosco bene la realtà agricola salernitana – le prime parole del neo direttore Tropiano – continueremo a lavorare per rafforzare un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle eccellenze produttive e delle filiere, sulla crescita del tessuto imprenditoriale. Nel quadro della nuova programmazione 2014/2020, daremo efficienza ed efficacia al programma di sviluppo rurale che dovrà sostenere l’innovazione, la competitività delle imprese e la loro più ampia proiezione verso i mercati internazionali. L’impegno sarà rivolto anche a tutte le iniziative a difesa delle nostre produzioni, minacciate da frodi e furti, che vedono sottrarre quote di mercato e risorse alle imprese agricole salernitane. Ringrazio a nome di tutta la Federazione Salvatore Loffreda per l’eccellente lavoro svolto insieme in questi anni a Salerno – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – e porgiamo il nostro in bocca al lupo a Vincenzo Tropiano, che conosce bene Salerno e saprà sicuramente portare le sue idee e il suo entusiasmo per continuare a fare dell’agricoltura e del turismo rurale settori sempre più strategici per l’economia provinciale, per essere sempre più al fianco a imprese e progetti innovativi proiettati nell’era della globalizzazione”.

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