“La nostra assenza? Voluta da Dario Vassallo”. Il sindaco di Gioi Andrea Salati scrive al presidente del Senato Pietro Grasso. Ecco il testo della missiva.
Il Sindaco di Gioi, Andrea Salati, come preannunciato ha scritto al Presidente del Senato Pietro Grasso per giustificare l’assenza dei Sindaci cilentani alla prima del film su Angelo Vassallo.
“Il prossimo 5 febbraio alla prima del film su Angelo Vassallo, sindaco pescatore, che vede la Sua autorevolissima partecipazione, di certo noterà l’assenza dei Sindaci del Cilento, sua terra natia, molti dei quali hanno amministrato con lui per la soluzione di problematiche territoriali”. E’ inizio della lettera inviata da Salati al Presidente del Senato che nel prosieguo spiega il motivo dell’assenza.
“L’assenza non è dovuta a propria scelta, ma è stata voluta dal fratello Dario, che cura l’evento, che non ha formulato l’invito ai primi cittadini cilentani con argomentazioni strumentali che non trovano nessun riscontro nella realtà”, spiega il Sindaco di Gioi. Una decisione che Salati definisce “…assurda e paradossale che impedisce ai rappresentati istituzionali del territorio e dei suoi abitanti di rendere omaggio ad una sua personalità illustre e prestigiosa che ha immolato la sua vita per la legalità e a Lei, Autorevolissimo Rappresentante dello Stato”.
In conclusione Salati presenta “…le scuse dei Sindaci e l’invito di venire nel Cilento per segnare una data indelebile nella storia del territorio”.
Di seguito il testo della missiva:
Il prossimo 5 febbraio alla prima del film su Angelo Vassallo, sindaco pescatore, che vede la Sua autorevolissima partecipazione, di certo noterà l’assenza dei Sindaci del Cilento,
sua terra natia, molti dei quali hanno amministrato con lui per la soluzione di problematiche territoriali.
Eccellenza,
l’assenza non è dovuta a propria scelta, ma è stata voluta dal fratello Dario, che cura l’evento, che non ha formulato l’invito ai primi cittadini cilentani con argomentazioni strumentali che non trovano nessun riscontro nella realtà.
Una decisione assurda e paradossale che impedisce ai rappresentati istituzionali del territorio e dei suoi abitanti di rendere omaggio ad una sua personalità illustre e prestigiosa che ha immolato la sua vita per la legalità e a Lei, Autorevolissimo Rappresentante dello Stato.
Le scuse dei Sindaci sono dovute, mentre nel contempo è doveroso l’invito a venire qui nel Cilento, ospite graditissimo, per segnare una data indelebile nella storia del territorio.
Grazie per l’attenzione.