Furono 57 i consiglieri regionali che nel 2013 finirono al centro di un’inchiesta della Procura di Napoli. Per tre cilentani arriva ora la richiesta di archiviazione.
La Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico degli ex consiglieri regionali Luigi Cobellis, Angelo Giancarmine Consoli, Giovanni Fortunato, Antonio Valiante, Giovanni Baldi e Anna Petrone. I sei, tre dei quali cilentani, erano stati accusati nell’estate del 2013 di peculato insieme ad altri 57 componenti del consiglio.
I componenti dell’assise finirono nel mirino di un’inchesta della guardia di finanza perché sospettati di aver utilizzato i rimborsi pubblici per spese “fatte in casa”, dai giocattoli per i figli ai ristoranti e alberghi, dalla tintura per capelli fino alle cialde del caffè. Per quanto riguarda i cilentani, Giovanni Fortunato (Nuovo Psi-Caldoro Presidente) era accusato di aver utilizzato indebitamente 20.150 euro; Luigi Cobellis (Udc) 29.008 euro; Antonio Valiante (Pd) 11.300 euro.
“Ho sempre detto che sarebbe successo perché ero sicuro e certo di come ho tenuto il mio ruolo in questi anni”, ha commentato Luigi Cobellis, segretario provinciale dell’UDC.
“Una buona notizia, di cui personalmente non ho mai dubitato”, ha detto invece il consigliere regionale dell’Unione di Centro Maria Ricchiuti. “Luigi è una persona seria e il nostro partito ha gestito con correttezza i fondi che gli sono stati messi a disposizione in Regione. Si tratta di un elementare principio di rispetto per le istituzioni anzitutto e per i cittadini, tutti”.