E’ stato condannato per omicidio volontario Sandro Pili. Dovrà scontare 14 anni di carcere.
VIBONATI. E’ stato condannato a quattordici anni di carcere e tre in una casa di cura e di custodia Sandro Pili, l’uomo che il 30 novembre del 2014 accoltellò in casa la moglie Pierangela Gareffa. Il fatto avvenne in un’abitazione di località Fortino, al confine con Sapri, alla presenza del figlio: la donna morì dissanguata. Pili in un primo momento parlò di incidente, poi confessò il fatto. Per i giudici del Tribunale di Lagonegro si è trattato di omicidio volontario, ma all’uomo è stata riconosciuta anche la seminfermità che ha permesso di ottenere uno sconto di pena rispetto alla pena inizialmente chiesta di 16 anni. I legali della famiglia della vittima annunciano ricorso alla Corte d’Appello.