La petizione lanciata per dire “no” alla centrale a biomasse a Capaccio ha superato la quota di 1700 sottoscrizioni.
Oltre 1700 firme in poco più di una settimana. Questo lo straordinario risultato della petizione avviata on line per dire “no” alla centrale a biomasse. L’iniziativa era partita lo scorso 14 gennaio, pochi giorni dopo il via libera concesso all’impianto dal Consiglio dei Ministri. “La decisione del CDM – avevano spiegato i promotori dell’iniziativa – è stata solo l’ultima tappa di una storia cupa che, purtroppo, affonda radici in imprenditoria selvaggia e inerzia di organi istituzionali che hanno preferito volutamente o no dare il silenzio-assenso alla costruzione della suddetta centrale”.
“Ma la cosa più rilevante – proseguiva l’appello – è che l’impianto, anziché realizzarsi un una cava dismessa o in una zona industriale, si realizzerebbe proprio a Paestum, patrimonio dell’Unesco, templi greco-romani perfettamente conservati, prodotti agricoli DOP, mozzarella di bufala, parte di un parco naturalistico tra i più grandi d’Italia” Per queste ragioni è partita la sottoscrizione: “Autateci! Stanno per avvelenare il nostro territorio e distruggere la nostra memoria culturale e generazionale”.
La richiesta di aiuto non è rimasta inascoltata. Sono infatti oltre 1700 le firme raccolta in nove giorni e ormai manca poco all’obiettivo fissato di 2500 sottoscrizioni. Per firmare la petizione clicca qui.