Il consiglio comunale? Una passerella. Dure accuse dal Movimento 5 Stelle dopo il consiglio comunale sulla centrale a biomasse. Monito all’amministrazione: si ribocchi le maniche.
Nuove polemiche a margine del consiglio comunale per la centrale a biomasse. Ad alzare il tiro il Movimento 5 Stelle che ha definito la pubblica assise come una “gara a chi si giustificava meglio” oltre ad “una corsa alla telecamera”. “Rispetto al consiglio di un anno e mezzo fa, tenutosi a Scigliati – dicono dal Movimento – non si sono viste molte differenze nell’amministrazione, se non una maggiore predisposizione a seguire una strada unitaria”.
“In pochi hanno davvero approfondito l’argomento – evidenziano – Molti di loro ancora non sanno cosa sia realmente una centrale a biomasse e lo si denota dai loro interventi mirati soprattutto a far capire ai cittadini che loro in questa faccenda non c’entrano nulla e che sono in prima linea per combattere questo ecomostro e che lo sono sempre stati”. Accuse anche all’amministrazione comunale “rimasta più o meno, ferma a 2 anni fa”. “In questi 2 anni – spiegano dal Movimento 5 Stelle – si sarebbero potute preparare controffensive valide ed efficaci; invece si è aspettato che la situazione precipitasse… Si è aspettato che si pronunciasse il consiglio dei ministri!
Conclusione? Nel consiglio di ieri si sono fatte tante chiacchiere e pochi fatti”.
Di qui l’auspicio che “questa amministrazione resti in piedi solamente perché se dovesse cadere sarebbe ancora peggio, ma ci auguriamo che davvero si rimbocchi le maniche e che possa portare avanti iniziative concrete e atte alla risoluzione definitiva del problema”.
“In qualità di cittadini 5 stelle – conclude la nota degli attivisti – andremo avanti con le nostre inziative. Proseguiremo con i nostri “banchetti” e Domenica prossima saremo a Gromola per informare e sensibilizzare le persone. Con il nostro portavoce in regione Michele Cammarano già abbiamo dato il via ad una serie di azioni mirate. Inoltre, continueremo a dare il nostro pieno apporto alle iniziative del coordinamento dei medici a cominciare dalla manifestazione del 30 gennaio”.