Caso Yele, il Pd all’attacco: “Debiti per 21 milioni, Ametrano si dimetta”

Ancora polemiche sulla Yele. Il Pd punta il dito contro la società che gestisce il ciclo dei rifiuti in molti comuni del Cilento e chiede le dimissioni di Marcello Ametrano.

Di Sergio Pinto

Ancora polemiche sulla Yele. Il Pd punta il dito contro la società che gestisce il ciclo dei rifiuti in molti comuni del Cilento e chiede le dimissioni di Marcello Ametrano.

VALLO DELLA LUCANIA. Guerra a colpi di manifesti tra la Yele ed il Pd di Vallo della Lucania. “Milioni di menzogne: Corisa4 e Yele Spa, sistema di gestione dei rifiuti fallimentare, bilanci in perdita, debiti da capogiro e i cittadini pagano!”. Inizia così un manifesto del circolo del Partito Democratico vallese che replica a quello precedentemente fatto affiggere dalla Yele Spa, presieduta da Marcello Ametrano. Quest’ultimo, infatti, aveva sottolineato la necessità di distinguere i conti della società da quelli del Consorzio Corisa4 il cui bilancio 2014 aveva rilevato passività per oltre 9 milioni di euro.

“Nel disavanzo – replicano invece dal Pd – più di 2 milioni di euro sono il frutto di uno stralcio di crediti del Consorzio a favore della Yele”. “Grazie a questa operazione straordinaria – aggiungono – il Corisa4 ha registrato una perdita di 2 milioni di euro e la Yele Spa li ha guadagnati, tant’è che il bilancio si chiudeva con un utile in luogo di una sicura perdita”. Ancora, si legge nel manifesto del Partito Democratico, “il Corisa4 dal 2012 ha ceduto alla Yele tutti i servizi di raccolta e, dunque, essendo in gestione liquidatoria non opera più e l’impianto di Vallo Scalo è vergognosamente chiuso; nonostante la cessione dei servizi la chiusura dell’impianto, la Yele non ha assorbito i lavoratori del consorzio; la tutela di tutti i lavoratori è affidata alla legge e non alla bontà d’animo di qualcuno”.

La situazione del bilancio Yele, secondo quanto riferisce il Pd, sarebbe addirittura peggiore di quella del Consorzio Rifiuti Sa4. Dal circolo cittadino, infatti, evidenziano che dal bilancio 2014, risultano debiti da capogiro, per circa 21milioni di euro. Di qui la nuova richiesta di dimissioni del presidente Marcello Ametrano.

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