Capaccio: l’associazione Dieta Mediterranea dice “no” alla centrale a biomasse

Nuovo "no" alla centrale a biomasse. Questa volta la polemica parte dall'associazione Dieta Mediterranea che annuncia adesione alle iniziative di protesta contro l'impianto.

Di Emilio Malandrino

Nuovo “no” alla centrale a biomasse. Questa volta la polemica parte dall’associazione Dieta Mediterranea che annuncia adesione alle iniziative di protesta contro l’impianto.

La centrale a biomasse potrebbe determinare “danni irreparabili alle persone, all’ambiente, ai terreni agricoli”.Per questo anche l’associazione Dieta Mediterranea, presieduta da Gerardo Siano, dice “no” all’impianto. Ingenti potrebbero essere i danni alle culture, considerato che “la prima risorsa produttiva di Capaccio Paestum è l’attività agricola che produce gli alimenti che sono alla base della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale e immateriale dell’umanità”.
Pertanto la decisione del Consiglio dei Ministri di autorizzare la realizzazione della centrale elettrica viene considerata “scellerata” e capace di creare danni soprattutto alla salute. “Dopo che per 6 mesi, all’Expo di Milano 2015, tutti si sono riempiti la bocca di Dieta Mediterranea ed Ecosostenibilità nelle innumerevoli passerelle politiche e non, questo è il risultato?”, si domanda Siano che in conclusione ribadisce il netto “dissenso nei confronti di questa decisione” e annuncia l’adesione alle iniziative di protesta contro l’impianto.

Condividi questo articolo
Exit mobile version