Sfiducia a De Luca, il Movimento 5 Stelle annuncia che voterà insieme alle altre opposizioni, ma al contempo prende le distanze dagli altri partiti.
“Ci tureremo il naso e voteremo in aula la mozione di sfiducia contro De Luca presentata dal centrodestra. Faremo questo sacrificio politico perché il presidente della Giunta regionale a pieno titolo fa parte dell’elenco completo di tutti gli 84 amministratori locali arrestati/condannati/indagati del Pd solo dell’ultimo anno ed i campani lo devono sapere. Vediamo se la maggioranza vorrà liberare la Campania da questa scandalosa illegalità che la tiene in ostaggio. Sarà l’occasione per smascherare l’ipocrisia e lo squallido linciaggio del Pd che in questi giorni si è stracciato le vesti a Quarto per chiedere le dimissioni del sindaco neppure indagato”. Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Consiglio regionale della Campania annuncia il voto favorevole in aula, sottolineando però alcuni importanti distinguo. “Il Movimento Cinque Stelle, ben 2 mesi fa, all’indomani dello scoppio dello scandalo Mastursi in cui De Luca è indagato per concussione per induzione per aver brigato per ottenere una sentenza favorevole sulla sospensione della Severino, presentò nel pieno isolamento delle altre forze politiche una richiesta di un Consiglio regionale monotematico e una mozione di sfiducia – chiarisce – Registriamo che dopo oltre due mesi l’altra opposizione si è svegliata dal torpore, ma guardandosi bene dal menzionare i gravi fatti giudiziari che coinvolgono il presidente della Giunta”. “Dietro il paravento del garantismo che attiene all’ordine giudiziario si nascondono proprio tutti – attacca Ciarambino – la politica invece deve darsi un’etica e noi del Movimento Cinque Stelle lo possiamo dire a voce alta. In sei anni di attività politica l’unico nostro indagato a Quarto è stato cacciato prima delle indagini e il sindaco reo di non aver subito denunciato il tutto è stata espulsa”. “Se il Pd avesse applicato il nostro modello – sottolinea – certamente il plurindagato e condannato De Luca non sarebbe stato neppure candidato a presidente di Giunta”.