“Stanno per avvelenare il nostro territorio, aiutateci”. Capaccio: scatta la petizione

Si moltiplicano a Capaccio le iniziative dei cittadini per dire "no" alla centrale a biomasse. Indetta una petizione on line.

Di Emilio Malandrino

Si moltiplicano a Capaccio le iniziative dei cittadini per dire “no” alla centrale a biomasse. Indetta una petizione on line.

CAPACCIO. Scatta la petizione on line per dire “no” alla centrale a biomasse. L’iniziativa arriva dopo il via libera concesso all’impianto dal Consiglio dei Ministri. “La decisione del CDM – spiegano i promotori dell’iniziativa – è stata solo l’ultima tappa di una storia cupa che, purtroppo, affonda radici in imprenditoria selvaggia e inerzia di organi istituzionali che hanno preferito volutamente o no dare il silenzio-assenso alla costruzione della suddetta centrale”.
“Ma la cosa più rilevante – aggiungono – è che l’impianto, anziché realizzarsi un una cava dismessa o in una zona industriale, si realizzerebbe proprio a Paestum, patrimonio dell’Unesco, templi greco-romani perfettamente conservati, prodotti agricoli DOP, mozzarella di bufala, parte di un parco naturalistico tra i più grandi d’Italia” Per queste ragioni è partita la sottoscrizione: “Autateci! Stanno per avvelenare il nostro territorio e distruggere la nostra memoria culturale e generazionale”, è questo l’appello della comunità capaccese. Per firmare la petizione clicca qui.

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