Il comune di Sala Consilina ha scelto di interessare il Tar della vicenda relativa alla chiusura del carcere. Pronto un ricorso al tribunale amministrativo.
Dopo il tribunale il carcere ed anche in questo caso l’amministrazione comunale non resta con le mani in mano ma avvia un iter giudiziaro contro il provvedimento di soppressione della casa circondariale. Con una delibera di giunta, infatti, l’amministrazione guidata da Francesco Cavallone ha contestato il decreto ministeriale attuato senza che sia stato “chiesto di esprimere un parere sull’ipotesi di soppressione del carcere presente in città scegliendo al dialogo e alla condivisione la linea della soluzione unilaterale, che seppure formalmente legittima si reputa del tutto inadeguata e non rispettosa del sistema delle autonomie locali ancora una volta sottomesso alla logica della centralismo statale“.
Di qui il ricorso al Tar “per ristabilire un principio di correttezza nei rapporti istituzionali e lanciare un segnale politico forte su una questione importante della vita della città”.