Chi erano i briganti? Domani presentazione della ricerca “Il brigantaggio a Padula e nel Vallo di Diano”

Un Convegno che attraverso l’ausilio di documenti fotografici d’epoca e documenti d’archivio tenta di chiarire chi realmente fossero i briganti che scorrazzavano lungo il Vallo di Diano, quali fossero i loro complici, come potesse essere la loro vita da fuggitivi ed i crimini di cui si macchiarono.

Di Redazione Infocilento

Un Convegno che attraverso l’ausilio di documenti fotografici d’epoca e documenti d’archivio tenta di chiarire chi realmente fossero i briganti che scorrazzavano lungo il Vallo di Diano, quali fossero i loro complici, come potesse essere la loro vita da fuggitivi ed i crimini di cui si macchiarono.


Il 5 gennaio 2016 alle ore 17.00, nell’aula consiliare in piazza Umberto I a Padula, la Nova CivitasSoc. Coop. inaugura il nuovo anno con la presentazione di un interessante lavoro di ricerca svolto nel 2015 incentrato sul tema del brigantaggio nel Vallo di Diano. Molte le leggende e le “romanticherie”, infatti, nate attorno alla figura del brigante, e la ricerca portata avanti dalla Nova Civitas tenta di ristabilire un minimo di verità storica attraverso l’analisi di documenti d’archivio e testimonianze dell’epoca. La manifestazione del 5 gennaio 2016 avrà come pilastro proprio l’analisi delle vicende storiche e dei documenti d’archivio consultati, che hanno fornito informazioni preziose su chi realmente fossero i briganti che scorrazzavano lungo la Valle, quali fossero i loro complici, come potesse essere la loro vita da fuggitivi ed i crimini di cui si macchiarono. Tale presentazione sarà corredata da un importante corpus d’immagini, comprendente sia fotografie d’epoca sia documenti d’archivio.
Questo il programma della giornata: alle ore 17.00 i saluti del sindaco della Città di Padula Paolo Imparato, dell’assessore alla cultura Tiziana Bove Ferrigno e di Caterina Di Bianco, presidente della Nova Civitas; a seguire si terranno gli interventi di Miky Sormani, che analizzerà il quadro storico, di Antonio Casella che si concentrerà sul territorio, di Lucia Cataldo che parlerà dei documenti. Chiusura e discorso conclusivo affidati a Carmine Pinto docente di Storia Contemporanea.

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