Cardile, frazione di Gioi, oggi festeggia San Rocco. Il santo tradizionalmente era omaggiato tre volte nel corso dell’anno. Ecco la storia.
San Rocco di Montpellier fu un pellegrino e taumaturgo francese. A partire dal Medioevo e fino ai giorni nostri, è invocato contro la “peste”, poiché egli stesso venne contagiato dal morbo durante l’assistenza ai contagiati.
Secondo la leggenda, si isolò per evitare il diffondere dell’epidemia e durante la degenza fu rifocillato da un cane: ecco perché nell’iconografia viene rappresentato affiancato da questa bestiola. In particolare, durante l’epidemia del 1656, molte comunità affidarono la loro protezione al Santo e sorsero numerose cappelle che ne conservano la memoria.
In alcuni paesi del Cilento, oltre alla ricorrenza del 16 Agosto, votivamente la festività è ripresa in altre date dell’anno a ricordo di scampati contagi o per legami di natura sociale. A Cardile erano tre le occasioni in cui si ricordava San Rocco: ad Agosto, in Ottobre e il 29 Dicembre. In ottobre, in particolare, è la volta di “San Rocco re li Vaddani”. Il nome riallaccia la devozione al Santo con la produzione di castagne, poiché oltre ad essere protettore della peste, San Rocco rappresentava una figura popolare a cui si affidavano le economie del posto. “Li vaddani” sono dolci tradizionali a base di castagne.