Vallo di Diano: comune avvia il monitoraggio di suolo, sottosuolo, acqua ed aria

Iniziativa sperimentale nel Vallo di Diano. Un anno di monitoraggio di terra, aria ed acqua. Tutti i risultati saranno visibili on line.

Di Comunicato Stampa

Iniziativa sperimentale nel Vallo di Diano. Un anno di monitoraggio di terra, aria ed acqua. Tutti i risultati saranno visibili on line.

L’Amministrazione comunale di Buonabitacolo ha sottoscritto una convenzione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno per svolgere attività di monitoraggio del suolo, del sottosuolo, delle acque da pozzo e dell’aria.

La convenzione, della durata di 12 mesi, prevede il prelievo periodico di campioni di acqua, suolo e sottosuolo e il loro esame, con relativa pubblicazione dei risultati sul sito web www.qrcodecampania.it, visualizzabili anche mediante QR-Code, uno strumento per informare il consumatore su cosa acquista, leggibile anche tramite cellulare o smartphone. Il codice QR fornirà tutte le informazioni sulla sicurezza e sulla tracciabilità del prodotto interessato.

L’attività di analisi richiesta dall’Amministrazione comunale di Buonabitacolo è collegata al progetto “QR code Campania trasparente”, finanziato dalla Regione Campania. Il progetto offre anche ai consumatori maggiore trasparenza sui prodotti alimentari e dà la possibilità alle aziende di assicurare la salubrità dei prodotti. Ma più in generale, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di ottenere una rappresentazione del territorio e dell’esposizione dell’uomo a potenziali fonti inquinanti.

“Le amministrazioni comunali – ha sottolineato il sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi – hanno l’obbligo di monitorare il territorio, tutelare la loro reputazione e le eccellenze produttive. Pertanto, abbiamo ritenuto necessario stipulare la convenzione con l’Istituto Zooprofilattico, al fine di garantire soprattutto la salute dei cittadini, di rilanciare il prestigio delle nostre aree, attraverso comportamenti rigorosi e scientificamente fondati”. Il monitoraggio servirà anche a verificare, una volta per tutte, eventuali criticità ambientali e, nel caso di presenze inquinanti, ad attivare azioni correttive. “Agli allarmismi – ha concluso Rinaldi – si risponde con azioni scientificamente concrete ed efficaci. Altrimenti si producono danni economici irreparabili”.

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