La “Torre della Pagliarola” dichiarata di interesse storico-artistico particolarmente importante dalla Commissione Regionale del Mibact.
La “Torre della Pagliarola”, nel comune di Castellabate, è stata dichiarata di interesse storico-artistico particolarmente importante dalla Commissione Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La Commissione Regionale dei Beni Culturali ha accolto, infatti, la proposta della Soprintendenza di Salerno e Avellino di dichiarare la suddetta “Torre della Pagliarola” un bene di interesse culturale. La torre, una delle innumerevoli che caratterizzano il paesaggio costiero dell’Italia Meridionale, risale all’epoca medioevale e faceva parte del sistema difensivo degli Angioni e degli Aragonesi contro le invasioni dei Turchi e degli spagnoli. Dalla sommità della torre, meglio conosciuta in loco come “Torre Perrotti” si può ammirare tutta la costa sia verso Licosa che Tresino. La “Torre della Pagliarola”, il cui nome ricorda i pagliai molto diffusi in passato, è attualmente di proprietà della famiglia del defunto barone Tommaso Perrotti. Le sue dimensioni sono tipiche di una torre di sbarramento , verso il mare un alto basamento regge l’edificio, formato dalle quattro pareti a scarpata, sulla sommità si legge invece il coronamento sporgente, a controscarpa, delle cinque troniere per lato. Negli anni, a causa anche di danneggiamenti, è stato oggetto di restauri. “La torre della Pagliarola rappresenta un simbolo della frazione di Santa Maria e in generale di tutto il nostro territorio comunale. – afferma il sindaco Costabile Spinelli – La sua straordinaria bellezza, così come il panorama che si può godere dalla sua sommità, hanno ammaliato nel tempo intellettuali, artisti e personalità di ogni genere. Nel 2012 abbiamo avuto anche il piacere di vedere l’immagine della torre sulla copertina di Pagine Bianche. Questa dichiarazione d’interesse culturale della torre da parte della Commissione Regionale dei Beni Culturali rappresenta, quindi, un vanto per la nostra comunità e soprattutto uno stimolo ulteriore a preservare, insieme alla famiglia Perrotti che della torre è proprietaria, tale bene per le future generazioni”.