Tagli alla sanità, Lamaida: «Si uccidono il Cilento e la Campania»

Di Arturo Calabrese

Sui paventati tagli alla sanità pubblica, interviene il primo cittadino di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida, e non fa sconti a nessuno.

CASTELNUOVO CILENTO. Il sindaco Eros Lamaida affida a facebook il suo pensiero riguardo i tagli alla sanità pubblica che dovrebbero verificarsi nei prossimi tempi. «Il piano sanitario presentato – si legge – qualora venisse confermato, fa a pezzi la sanità nell’intera area Parco e distrugge, oltre ogni limite di umana sopportazione, l’Ospedale “San Luca”. La nostra sanità, da Polla a Sapri passando per Agropoli, viene annientata senza un minimo di ragionevolezza, di analisi seria e concreta, fondata e fatta con numeri e non, come è stata pensata, con chiacchiere ed estrema superficialità, senza conoscere la realtà di cui si sta decidendo il destino. Destino presente e futuro. Si è usata una mannaia arrugginita – continua Lamaida – altro che bisturi o forbici». Definisce poi “personaggetti”, rifacendosi al tormentone di Maurizio Crozza, imitatore del governatore De Luca, gli autori di questo piano perché «non sanno nemmeno di cosa stanno parlando e quale è il loro posto nella società. Con questo piano, un’intera area Parco viene distrutta ma, ironia della sorte, non per “fuoco amico” ma per “alto tradimento”. Tradimento alla nostra Costituzione e alla sopravvivenza di una terra, la nostra, e di una intera Regione. E del suo popolo». Conclude il suo scritto con parole pesanti e molto forti:«Se muore il Cilento, muore la Campania, questo ancora non si vuole capire. Noi resisteremo e lotteremo per il presente e il futuro di una terra che non appartiene solo a noi e ai nostri figli, ma appartiene all’umanità intera per la sua bellezza, per la sua sapienza. Per la sua storia». 

Condividi questo articolo
Exit mobile version