Sbattono il pugno i mercatali di Sapri. Ancora una volta la polemica riguarda l’aumento dei costi dei posti in occasione di mercati e fiere.
SAPRI Continuano le lamentele dei mercatali dopo la fiera dell’Immacolata. La materia del contendere è l’aumento, ritenuto esagerato, dei costi per una mezza giornata in occasione dell’evento: infatti il prezzo era in origine mediamente di 200 euro, abbassato a 110 euro dopo l’intervento del vertice regionale degli ambulanti di Asia, rappresentato da Carmine Genovese. Il referente dell’associazione, ritiene “inopportuno tale aumento rispetto a quello stabilito dalla stessa amministrazione un anno fa quando la somma era di euro 30 circa”.
Gli ambulanti di Sapri rappresentano, ad oggi, il 93 % degli ambulanti che hanno il posto al mercato ordinario che si svolge ogni venerdì. Questi contestano la somma stabilita dal comune in quanto troppo alta rispetto all’incasso medio che si aggira attorno ai 300 euro. L’allarme sulla situazione è forte in quanto “gli altri comuni potrebbero fare lo stesso errore danneggiando in maniera letale gli ambulanti ed artigiani storici del Cilento che a causa delle tassazioni alte e del momento congiunturale sfavorevole attraversano un momento congiunturale difficilissimo”.
Al conmtempo, poi, i mercatali puntano il dito contro gli abusivi e chiedono maggiori controlli per verificare che tutti sa in regola con i pagamenti presenti e passati, “per chi non dovesse allinearsi – dicono – si deve disporre la sospensione della licenza e la susseguente revoca”.
I referenti di Asia provinciale con una folta rappresentatività degli ambulanti di Sapri, chiedono infine un incontro con i vertici del comune chiedendo trasparenza e di “visionare la documentazione relativa a tale fiera in quanto ci sono molte segnalazioni concrete che hanno portato alla luce diverse anomalie, sicuramente sconosciute all’amministrazione comunale”.