Nuovi tagli sulla sanità in Provincia di Salerno. Ora sono a rischio i punti nascita secondo quanto emerge da un’inchiesta de “Il Mattino”.
Nuovi tagli sulla sanità, Cilento ulteriormente penalizzato e riapertura dell’ospedale di Agropoli, a questo punto, sempre più un miraggio. E’ quanto emerge da un’inchiesta del quotidiano Il Mattino che ha raccolto le parole di Enrico Coscioni, consigliere del Governatore Vincenzo De Luca per la Sanità, il quale ha precisato che verranno eliminate le strutture gemelle e quelle troppo vicine tra loro. A rischio ci sono ora i punti nascita.
In tal senso quattro reparti di ostetricia e ginecologia si avvierebbero alla chiusura, si tratta di Eboli, Cava de Tirreni e Mercato San Severino. Sarebbero in dubbio, secondo il quotidiano partenopeo, Polla, Vallo della Lucania e Sapri.
In realtà non c’è nulla di nuovo, si continua ad applicare il decreto 49 del 2010, quello che ha determinato la chiusura dei nosocomi di Scafati ed Agropoli, che prevedeva accorpamenti dei punti nascita.
Attualmente in provincia di Salerno sono dodici i punti nascita pubblici: Nocera Inferiore (1397 nascite l’anno), Ruggi di Salerno (1312), Villa del Sole di Salerno (1058), Battipaglia (918), Sarno (717), Clinica Malzoni di Agropoli (540), Eboli (448), Mercato San Severino (447), Tortorella di Salerno (429), Polla (361), Cava de’ Tirreni (350), Sapri (327), Vallo della Lucania (320)