Cuneo: truffa negli appalti pubblici: coinvolte imprese cilentane

Due aziende del Cilento coinvolte in una truffa legata all’esecuzione di lavori di difesa spondale realizzati nell’alveo del fiume Stura, nel cuneese.

Di Comunicato Stampa

Due aziende del Cilento coinvolte in una truffa legata all’esecuzione di lavori di difesa spondale realizzati nell’alveo del fiume Stura, nel cuneese.

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Cuneo hanno concluso una complessa indagine di polizia giudiziaria a tutela della spesa pubblica. L’attività ha riguardato, nello specifico, accertamenti relativi ad un appalto per l’esecuzione di lavori di difesa spondale realizzati nell’alveo del fiume Stura di Demonte e aggiudicati dal Comune di Cuneo ad un raggruppamento temporaneo d’imprese con sede in provincia di Salerno.

Le preliminari attività investigative condotte dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere rilevanti difformità rispetto al progetto esecutivo iniziale tali da far temere la compromissione della capacità di protezione della sponda sottostante l’abitato della frazione Ronchi.

I fatti contestati sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Cuneo adducendo la responsabilità dei reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e truffa aggravata ai danni dello Stato al legale rappresentante della società capogruppo del nominato sodalizio di imprese nonché al direttore dei lavori.

L’Autorità Giudiziaria ha delegato ulteriori accertamenti sulla documentazione contabile e amministrativa il cui esito ha evidenziato l’acquisto del materiale necessario alla realizzazione delle opere in quantità nettamente inferiore a quanto previsto dal progetto iniziale. Nel contempo il Pubblico Ministero ha affidato all’A.I.P.O. (Agenzia Interregionale per il fiume Po) specifici accertamenti peritali che hanno confermato le gravi carenze strutturali e quantificato l’illecito profitto in circa 103.000 euro.

Sulla scorta degli accertamenti eseguiti e della consulenza tecnica l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo per equivalente dell’importo illecitamente percepito a carico del direttore dei lavori e dei responsabili delle aziende coinvolte.

L’attività di servizio appena conclusa s’inserisce in un più ampio quadro operativo nell’ambito delle iniziative assunte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo nel settore degli appalti pubblici finalizzato alla tutela della spesa pubblica.

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