Segnalibro: “Benvenuti in casa Esposito”.
Delinquenti si nasce, non si diventa. E nonostante il suo impegno non ci riesce proprio Tonino Esposito, protagonista del libro di Pino Imperatore “Benvenuti in casa Esposito”. Il libro, inutile dirlo, è ambientato in uno dei più noti quartieri di Napoli: il rione Sanità dove a governare è la Camorra che impone la “tassa” del pizzo ai commercianti. Tonino è uno degli uomini di Pietro De Luca che a sua volta era scagnozzo del padre di Tonino, Gennaro Esposito, assassinato in un agguato. Proprio per rispetto del padre morto, De Luca fa “lavorare” Tonino, nonostante gli errori che combina. Così imbranato, da essere lui stesso vittima di piccoli delinquenti.
Intorno a lui ruotano numerosi personaggi che contribuiscono a rendere pittoresca e tragicomica la sua situazione: la moglie Patrizia, i figli Tina e Genny, la mamma Manuela, i suoceri e il fedele collaboratore Enzo che finisce per trascinarsi dietro nei suoi guai. In realtà Tonino riceve da De Luca un cospicuo sussidio mensile grazie al quale potrebbe vivere di rendita. Ma Tonino proprio non ci sta e fino all’ultimo si ostina a voler fare il delinquente, combinandone di tutti i tipi.
Con grande ironia, in questo libro Pino Imperatore mostra un suggestivo spaccato di Napoli, fatto di luci e ombre “uno spaccato divertente e allo stesso tempo crudele della Napoli contemporanea, città dalle mille contraddizioni e dalle tante difficoltà, capace però di non perdere mai la speranza per un futuro migliore”.