Vallo della Lucania: “Cibo di scarsa qualità a mensa”: la minoranza interroga il sindaco

Interrogazione della minoranza al sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia sul servizio di mensa scolastica.

Di Sergio Pinto

Interrogazione della minoranza al sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia sul servizio di mensa scolastica.

Il caso della mensa scolastica a Vallo della Lucania approda sulla scrivania del sindaco Antonio Aloia. Nei giorni scorsi, infatti, alcuni genitori avevano espresso perplessità sulla bontà del cibo efferto dalla mensa dell’istituto “Aldo Moro”. Ora il consigliere Nicola Botti, per conto del gruppo di minoranza “Grande Vallo” ha deciso di proporre un’interrogazione consiliare sul tema “preoccupato per la situazione di precarietà e di cattiva gestione della mensa scolastica, in conseguenza di quanto rappresentato da molti genitori, che si trovano spesso a dover combattere con la scarsa qualità dei cibi offerti e col rispetto delle norme igieniche, a discapito dell’incolumità dei propri bambini”.

Di qui si chiede “quali siano i provvedimenti legittimi da mettere in atto nell’immediato, al fine di garantire un corretto svolgimento dell’attività di mensa, del tempo pieno e prolungato delle scuole dell’infanzia e elementare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza e alla garanzia della qualità del servizio offerto ai minori; quali meccanismi di controllo il Comune voglia adottare per monitorare la qualità del servizio mensa appaltato nonché se lo stesso comune abia richiesto l’intervento dell’ASL per effettuare i dovuti controlli di qualità; quali siano i tipi di controlli che l’amministrazione intenda programmare per verificare la qualità del cibo, l’impiego di alimenti anche biologici e genuini, provenienti da aziende agricole e zootecniche regionali, nei pasti serviti nella mensa scolastica, nonché la corrispondenza – per ciò che attiene alla “grammatura” delle singole porzioni – con le tabelle dietetiche di cui alla vigente normativa; come mai si è istituita, peraltro non nelle forme previste e senza che addirittura se ne discutesse in seno al consiglio comunale, solo per l’anno scolastico 2014/2015 e non anche per l’anno scolastico 2015/2016 una commissione mensa; come mai non si sia provveduto, nell’interesse dei ragazzi partecipanti alla refezione scolastica, a regolamentare la disciplina del servizio di refezione scolastica, nonché regolamentare l’istituzione della Commissione Mensa?”.

La palla passa all’amministrazione comunale.

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