VALLO DELLA LUCANIA – La Gelbison pareggia 2-2 contro la Vibonese.
Nella partita contro il Marsala, la squadra ha fatto emergere, in maniera piuttosto evidente, delle difficoltà nell’impostazione del gioco, costringendo il portiere Spicuzza a cercare di raggiungere il centravanti De Luca con dei lunghi rinvii che certo non potevano essere precisi.
Nella trasferta contro il Siracusa, l’elemento più preoccupante è stato una insufficiente reazione della compagine rossoblù che, pur rispetto all’organizzazione tattica ed alla tecnica della squadra siciliana, aveva avuto occasione, sul 2 a 1, di pareggiare (ma dopo non c’è stata più storia ed il bottino per gli aretusei poteva essere anche maggiore).
Ieri contro la Vibonese la squadra ha confermato la solita debolezza difensiva sugli esterni, con il sinistro che accentrava e lasciava libera l’ala su cui gli avversari, invece, impostavano il gioco (non che a destra le cose siano andate meglio).
La squadra di casa ha avuto la possibilità, al 15’, di passare sull’1-0 grazie ad un tiro in diagonale di De Luca che ha peccato però di precisione .
Subito dopo una rete non convalidata alla Vibonese per netto fuorigioco.
Le difficoltà della Gelbison sono rese evidenti dalla presenza di un giocatore vibonese quasi sempre libero a centro campo: è la conseguenza del 4 – 3 – 3 scelto da Logarzo e non cambiato di fronte al 4 -4-2 dei vibonesi.
In più si sono aggiunti inaccettabili errori in fase di copertura della difesa, come quello clamoroso del primo gol Vibonese in cui due difensori rossoblu si sono fatti …”bucare” dall’attaccante ospite Allegretti che ha portato in vantaggio la Vibonese.
La squadra cilentana ha pareggiato grazie alla caparbietà di Rabbeni, schierato a sinistra stavolta, che, in debito di un gol mancato clamorosamente qualche minuto prima, su cross da destra ha ribadito in rete dopo il tentativo fallito di De Luca di concludere in scivolata.
Altra parata di Spicuzza che impedisce il raddoppio della Vibonese e poi si accendono le speranze cilentane su di una punizione di Manzillo che, invece, si infrange contro la barriera. Sulla ripartenza
Saraniti da dietro il centro campo si incunea nella metà campo avversa, si libera dei suoi antagonisti, entra in area e attende l’uscita dell’incolpevole Spicuzza e passa alla destra ad Allegretti che, fermatosi per non cadere nel fuorigioco, segna facilmente .
Poi, su di una percussione in area di Santonicola, questi viene puntato e buttato a terra di spalla. Rigore: per fortuna Manzillo non sbaglia.
All’ultimo minuto su di un lungo lancio dalla difesa di Monzo, De Luca entra in area e invece di concludere con forza rasoterra, forse per stanchezza, tenta un tiro alto, quasi a pallonetto, che il portiere ospite intercetta facilmente.
Alla fine un pareggio, meglio di una sconfitta, ma solo un punto che non smuove la Gelbison dai bassifondi della classifica.
Si è avuta l’ennesima conferma della debolezza del reparto difensivo, specie sui laterali, della mancanza di un regista e di una punta capace di segnare come hanno fatto nel passato Senè, Tedesco e Varriale, della scarsa adattabilità agli schemi altrui. Certo l’assenza degli infortunati (Pecora, Grimaudo, Tulimieri e Torraca) pesa, ma occorre un deciso scatto di volontà: se non si vince in casa sarà difficile conquistare la salvezza.
Da sottolineare la decisione della società di adottare il silenzio stampa.