Estorsione ad imprenditori di Capaccio ed Agropoli: arrestato Giovanni Marandino

Estorsione ai danni di imprenditori locali: arrestato a Capaccio dalla squadra mobile di Salerno Giovanni Marandino

Di Comunicato Stampa

Estorsione ai danni di imprenditori locali: arrestato a Capaccio dalla squadra mobile di Salerno Giovanni Marandino

CAPACCIO. Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile di Salerno – Sezione Criminalità Organizzata, ha eseguito un provvedimento cautelare personale in carcere, emesso dal G.I.P., presso il Tribunale di Salerno su conforme richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, dal parte del pm Vincenzo Montemurro, nei confronti del 78enne Marandino Giovanni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Allo stesso sono stati contestati i reati di cui agli artt. 110/81 cpv, 629 in relazione all’art. 628 commi 1 e 3, aggravati dall’art. 7 L. 203/91 per fatti commessi in Capaccio e Agropoli dal 4 dicembre 2013.
Determinanti, ai fini delle indagini, sono state le dichiarazioni rese da alcuni imprenditori della Piana del Sele che, acquista fiducia negli organi inquirenti, hanno deciso di denunciare i soprusi, le minacce e le richieste estorsive del Marandino, tradotto in cella a Fuorni.
Per un corretto inquadramento dei fatti oggetto dell’odierna ordinanza, va richiamata la vicenda giudiziaria inerente il proc. penale 10694/14 a seguito della quale furono emessi sette fermi di P.G. in data 25/09/2014 ed eseguiti dalla Squadra Mobile di Salerno. I soggetti all’epoca sottoposti a tale misura cautelare erano stati ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsione, usura ed altro, ed il Marandino risultò promotore e capo di quell’associazione. Pregiudicato dal curriculum criminale di grande rilievo, lo stesso, già nella seconda metà degli anni Settanta, era esponente di spicco dell’organizzazione camorristica denominata “Nuova Camorra Organizzata” facente capo a Raffaele Cutolo del quale gesti la latitanza fino al mese di maggio 1979, allorché Cutolo venne catturato in Albanella.
Gli episodi di estorsione oggi contestati sono l’ennesima reiterazione di comportamenti finalizzati a perseguire il medesimo progetto esecutivo che, sin da allora, l’associazione ex art. 416 bis facente capo all’odierno indagato si proponeva, ma con connotazione di maggiore gravità atteso lo stato di detenzione del Marandino.
Sono stati contemporaneamente eseguiti decreti di perquisizione nei confronti di alcuni soggetti, allo stato non indagati, le cui posizioni sono meritevoli di ulteriori approfondimenti investigativi.

Condividi questo articolo
Exit mobile version