Capaccio: anche medici e pediatri dicono no alla centrale a biomasse

Ancora polemiche per la realizzazione della centrale a biomasse a Capaccio. Anche medici e pediatri ne mettono in evidenza la pericolosità.

Di Emilio Malandrino

Ancora polemiche per la realizzazione della centrale a biomasse a Capaccio. Anche medici e pediatri ne mettono in evidenza la pericolosità.

“Esprimiamo vicinanza e solidarietà al Comitato che lotta da mesi contro la realizzazione di una centrale a biomassa”.

A parlare sono i Medici di Famiglia e i Pediatri della Cooperativa Medica Magna Graecia, tramite il presidente Antonio De Rosa, che esprimono vicinanza al comitato Sorvella Sabatella che da tempo si batte contro la costruzione della centrale elettrica a biomasse.
“Gli studi epidemiologici disponibili – spiegano i medici – mettono in evidenza i pericoli per la salute derivanti dalla formazione e dall’eliminazione in atmosfera di particelle di dimensioni micro e nanometriche, non biodegradabili, che inquinano l’ecosistema e ricadono al suolo coinvolgendo acque, terreni, vegetali. Queste particelle, se inalate o ingerite, possono essere alla base di malattie tumorali, respiratorie, cardiovascolari, endocrine, neurologiche, sessuali”.

Di qui l’invito a “scongiurare la costruzione di tale struttura, pericolosa e incompatibile per la salute, e per l’agricoltura di avanguardia e di eccellenza del comune di Capaccio e dei comuni contigui”.

Medici e pediatri si dicono anche pronti a mettere a disposizione del comitato “le proprie competenze scientifiche e professionali per l’implementazione di un’incisiva campagna informativa e di sensibilizzazione della nostra popolazione”.

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