“L’autovelox è regolare e i verbali sono validi. Inoltre da quando è stato installato, la velocità dei veicoli in transito tra Agropoli Nord e Sud è diminuita”.
Sono questi, in sintesi, i dati diffusi da palazzo di città per ripristinare la verità sulla vicenda dell’apparecchio per il controllo elettronico della velocità posizionato sulla Sp430.
Da quando è stato installato, l’autovelox ha innescato malumori e polemiche, molte delle quali giudicate soltanto strumentali. L’ultimo in ordine di tempo ad alzare la voce è stato Giovanni Basile, a capo dell’associazione Camelot. Attraverso il proprio blog, infatti, l’avvocato agropolese ha evidenziato che l’apparecchio posizionato tra i due svincoli della Cilentana non sarebbe omologato per il controllo bidirezionale della velocità. Ciò determinerebbe la nullità delle multe e la possibilità per gli utenti di presentare addirittura una denuncia per violazione della privacy in quanto lo strumento non sarebbe dotato di un sistema per l’oscuramento dei volti. “Niente di più falso”, tuonano però da palazzo di città. Nell’ottobre del 2014, infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha omologato l’apparecchio (il T-EXSPEED 2.0) per il controllo bidirezionale, superando i limiti imposti da una precedente omologazione (la stessa richiamata dall’avvocato Basile e risalente all’ottobre 2011). Pertanto, evidenziano dal comune di Agropoli, “Non si configurano irregolarità, in quanto l’apparecchio prodotto dalla società Kria ha ottenuto l’ok del Ministero per le riprese in entrambe le direzioni di marcia essendo dotato di un sistema di oscuramento del lunotto anteriore per le immagini scattate frontalmente”. La precisazione è importante per evidenziare anche che non si configurerebbero neanche ipotesi di violazioni della privacy.
Ma dal comune puntano a chiudere ogni polemica sull’autovelox tornando anche sulla questione dei rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. “Il comando di Polizia Municipale ha inviato le proprie controdeduzioni – spiegano – e non crediamo che vi siano irregolarità nell’affidamento in gestione dello strumento alla Gives”. Inoltre, puntualizzano, “La società che gestisce l’apparecchio si è occupata soltanto della fornitura, sono i vigili urbani ad effettuare le contravvenzioni. In ogni caso – precisano – le questioni amministrative non attengono le multe che sono tutte valide e vanno pagate”.
Infine una ulteriore precisazione arriva sui ricorsi fin ora effettuati: “Nessuno è stato accolto in seguito ad audizione dal Prefetto né dinanzi al Giudice di Pace, ma si sono soltanto registrati degli accoglimenti per decorrenza dei termini, essendo l’ufficio della Prefettura impossibilitato ad esaminare tutti i ricorsi effettuati”.
Con queste ulteriori spiegazioni il comune di Agropoli spera di aver definitivamente chiuso la vicenda autovelox uno strumento che “da quando è stato posizionato ha fatto registrare un notevole calo della velocità tenuta dagli utenti in un tratto di strada pericoloso, più volte teatro di incidenti”.