Un consiglio comunale per discutere del Consac, il consorzio che gestisce la rete idrica. Sul caso è polemica, ecco perché.
Fa discutere la decisione del comune di Sala Consilina di convocare un consiglio comunale in sessione straordinaria per discutere, tra i punti all’ordine del giorno, della questione della Consac, la società che gestisce la rete idrica sul territorio. A sollevare polemiche è il comitato “Acqua Bene Comune” che da tempo chiedeva un confronto sulla gestione del servizio idropotabile da parte della Consac e che aveva già chiesto la convocazione di una pubblica assise monotematica sull’argomento.
“Nel mese di luglio – spiegano dal comitato si pervenne alla formalizzazione dell’istanza, a firma dei consiglieri Giuseppe Colucci, Antonio Santarsiere, Erminia Pinto, Michele Galiano e Luigi Cardano, con la quale si chiedeva che “il Consiglio comunale sia tenuto con il solo ordine del giorno indicato”. Questo perché “numerose erano le relazioni che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto espletare, tutte finalizzate a dare “evidente e concreta dimostrazione di un miglior servizio reso alla comunità, di un minor costo a carico della stessa, di un costo di gestione della Consac inferiore al costo che avrebbe sostenuto il Comune con la gestione diretta”.
La decisione quindi di convocare un consiglio comunale che affronterà anche altri argomenti, oltre quello del Consac, non è piaciuta al comitato che ha annunciato che non presenzierà all’evento.
“Un percorso di tale natura, a parere nostro, non può essere esaurito relegandolo ai margini dell’ordine del giorno di un consiglio straordinario – spiegano – Siamo fermamente convinti che, dopo quasi quattro anni di gestione dell’acqua pubblica di Sala Consilina da parte di una società per azioni di Vallo della Lucania, sia venuto il momento di guardare alla situazione attuale, così come delineato nella richiesta di convocazione di un consiglio comunale monotematico, e decidere di conseguenza”.