Le accuse dei giorni scorsi da parte dell’ex assessore Miraldi non sono andate già all’amministrazione comunale che ha risposto per le rime.
VALLO DELLA LUCANIA. L’indicatore di tempestività dei pagamenti (definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture) segna il rosso. Sul caso non sono mancate polemiche da parte dell’opposizione che ha messo in evidenza ancora una volta il cattivo stato dei conti dell’ente. L’amministrazione comunale, però, si è affrettata a smentire. “L’indicatore di tempestività dei pagamenti – spiega infatti una nota di palazzo di città – non è influenzato dalle fatture non pagate ma da quelle pagate in ritardo”.
Nel dettaglio – fanno sapere dal comune – “ad influenzare i dati 2014 è stato il pagamento di 40 fatture Edison Energia (per 40mila euro circa) datate 2010 e pagate soltanto quattro anni dopo”. Senza quella percentuale di pagamenti tardivi, quindi, “l’indicatore sarebbe sceso molto ad di sotto del limite di legge”.
Il ritardo, secondo l’attuale governo cittadino, sono da addebitare alle passate amministrazioni, ma le cause restano un mistero: “l’ufficio competente non è stato in grado di giustificarlo limitandosi ad esibire una fitta corrispondenza non adeguatamente valorizzata ai fini del calcolo”.
L’amministrazione Aloia, poi, risponde al consigliere comunale Pietro Miraldi che nei giorni scorsi, attraverso una nota al segretario comunale, aveva chiesto lumi sulla mancata assunzione di un dipendente, prevista da una determina dello scorso agosto e poi revocata. Per l’ex assessore, l’impossibilità per il comune di dare seguito all’atto, era dipesa proprio dalla mancata regolarità con i tempi medi di pagamento. Ipotesi respinta al mittente dell’amministrazione che ha dato una sua versione dei fatti: “fino al 13 ottobre tutti i pareri erano favorevoli: Per questa ragione l’ufficio risorse umane, preso atto del parere favorevole e senza rilievi del servizio finanziario, aveva dato seguito con oculatezza ed efficienza alla regolare assunzione del dipendente che aveva chiesto il trasferimento dal Comune di Novi Velia. All’improvviso, quando tutte le operazioni amministrative per il trasferimento erano state completate, inaspettato ed inspiegabile è giunto il diniego del responsabile del servizio finanziario”.
“Chi oggi sparge fango con improbabili ricostruzioni dovrebbe moderare i termini e comportarsi con umiltà – concludono da palazzo di città – ricordando tutte le volte in cui, rivestendo il prestigioso ruolo di Assessore, ha messo in serie difficoltà l’Amministrazione Comunale e tutta la nostra Comunità”.