Cilento… terra contraddistinta da una forte tradizione gastronomica, da una vastissima scelta di vini di qualità (tra cui alcuni premiati dalla guida gambero rosso con il massimo dei punteggi) ma anche da una selezione di olio extravergine di oliva marchiato DOP che fronteggia dignitosamente con le altre produzione di qualità di tutta Italia ( parliamo di Liguria, Toscana e Umbria).
Del resto non è una novità che la produzione di olio nel 2014 nel Cilento è stata una vera tragedia; le cause sono state diverse e coadiuvanti, considerando l’attacco della mosca olearia, le condizione pedoclimatiche sfavorevoli e in alcuni casi anche insufficienti manutenzioni degli impianti. Questo andamento ha fatto lievitare i prezzi dell’olio in maniera piuttosto vertiginosa, registrando vendite a circa dieci euro al litro e molteplici sono stati i casi in cui diverse azienda hanno attuato metodi di frode. Insomma la produzione olearia dell’anno precedente ha portato diversi disagi ed è lecito chiedersi quest’anno quale situazione ci ritroveremo a gestire. Iniziamo innanzitutto proprio dalle condizioni climatiche generali e quelle cha hanno contraddistinto il Cilento. Quest’anno nel periodo estivo abbiamo avuto un clima decisamente caldo con lunghi periodi di siccità specie nel mese di Luglio, mentre Agosto è stato alternato da giornate caldissime con piogge tempestive ma moderate. Questa situazione non ha danneggiato in maniera significativa gli oliveti che hanno subito una forte produzione e un ottimo sviluppo vegetativo grazie alle ultime piogge tra fine settembre e gli inizi di ottobre. Questo clima in percentuale favorevole ha sfavorito l’attacco della mosca olearia portando ad un’ottima crescita sanitaria delle drupe aumentando anche la densità di produzione, facendo presagire livelli di resa decisamente alti nella produzione del 2015. Cogliendo l’occasione, secondo diverse pubblicazioni in altre testate giornalistiche è proprio il Cilento, in particolare Casal Velino, a mandare le prime produzioni ad una nota guida enogastronomica sfidando la grandissima discussione di produzione di qualità olearia a seconda della maturazione della drupa. Il risultato? Grande qualità nonostante la produzione anticipata, mostrando il carattere e la grande potenzialità del nostro territorio. Ancora non ho avuto modo l’occasione di poter degustare e provare la nuova produzione di olio, ma ricordo perfettamente quelle precedenti, specie quella decisamente ottima de2013. Il Cilento è contraddistinto da diverse tipologie di drupe e da innumerevoli tipologie di olio che possono soddisfare ogni tipo di palato. Particolarmente l’olio extra vergine d’oliva DOP Cilentano è piuttosto profumato con sentori misti alla caratteristica buccia di pomodoro e/o foglie di carciofi. Nel palato si esprime con un carattere deciso e leggermente aggressivo, risultato della grande estrazioni di polifenoli e quindi dall’ottima materia prima. Con questi presupposti spero che dopo un anno di “ riflessione forzata” l’olio del 2015 possa rinascere e manifestare le caratteristiche organolettiche che merita, la qualità che sgorga dall’uso di materia prima e la passione che gli olivicoltori impiegano quotidianamente per offrire il miglior risultato possibile.