“Il territorio ripensato e i nuovi patrimoni”: questo il tema del convegno – promosso dalla Diotima Society, in collaborazione con la Fondazione Alario – che si terrà oggi, 21 ottobre, all’EXPO di Milano, presso il padiglione KIP.
Una giornata dedicata alla presentazione di due nuovi “Quaderni di Diotima” – editi dalla Fondazione – con una serie di incontri che vedranno incrociarsi visioni diverse sul tema della biodiversità, il cui ruolo chiave è sottolineato dall’”applicazione del concetto di territorio generativo al Cilento, terra di Elea”, ripensata e presentata come “Experimental Lab for Ecosystemic Advancement” da Marcello D’Aiuto, Presidente della Fondazione Alario.
“Ripensare i territori come sistemi aperti, stelle polari con relazioni multiple ed estese, non ambiti delimitati da confini – spiega Paolo Zanenga, Presidente della Diotima Society – rappresenta il modello da seguire per innescare per una rivoluzione spaziale, antropica, tecnologica, sociale, economica molto più profonda e radicale di quella aperta dai viaggi oceanici, dal sistema copernicano o dalle successive rivoluzioni industriali”.
“La grande metafora di questa rivoluzione – continua Zanenga – è il passaggio dal modello della macchina al modello del vivente, in cui la diversità, la molteplicità di fattori ricombinabili è la condizione della vita. Studiare la biodiversità non è importante solo per trarne risorse ancora sconosciute, ma per comprendere gli equilibri dinamici”.