Morì in ospedale dopo una notte d’agonia. Ora il Gip del Tribunale di Vallo della Lucania vuole vederci chiaro, respinta la richiesta d’archiviazione del caso.
Il Gip del Tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ha respinto la richiesta di archiviazione del caso relativo alla morte di Giuseppe Curto. Il 17enne di Futani morì in ospedale dopo una notte di agonia. Restano infatti alcuni elementi da chiarire: il medico curante gli diagnosticò una normale influenza, mentre l’autopsia rivelò la presenza di una massa tumorale, seppur benigna, ma anche un “buco nel cuore” evidenziato dai consulenti della difesa ma non risultante in nessun’altra relazione di controparte. Sono molteplici quindi i punti su cui far luce.
Il ragazzo, stando alle testimonianze dei familiari, da tempo accusava mal di testa e febbre e nonostante le cure la sua situazione non migliorava. La zia, presso la quale viveva dopo la separazione dei genitori, lo portò anche ad una visita specialistica presso un medico di Montano Antilia. Fu proprio quest’ultimo a disporne un’immediato ricovero in ospedale, con urgenza, tanto che fu lui stesso ad accompagnarlo presso il nosocomio San Luca. Una volta qui, però, la situazione degenerò in poche ore.