Detenevano illegalmente reperti archeologici, denunciati

Detenevano in casa anfore antiche prelevate dal fondo marino. Denunciati due coniugi.

Di Redazione Infocilento

Detenevano in casa anfore antiche prelevate dal fondo marino. Denunciati due coniugi.

I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, diretti dal capitano Valentina Montuori, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, hanno individuato e sottoposto a sequestro d’iniziativa 5 anfore più altri frammenti di terracotta, unitamente ad un’ancora in ferro, detenute illecitamente in una villa privata ubicata in San Marco di Castellabate. Sulla scorta di alcune preliminari e sommarie anticipazioni fornite dagli organi tecnici, si è appreso che trattasi di anfore da trasporto databili tra il III / II secolo a.C. ed il II sec. d.C.. Le incrostazioni indicano, senza ombra di dubbio, la provenienza da fondale marino. Allo stesso modo l’ancora in ferro, la cui cronologia non può essere determinata con precisione, ma sembra compatibile con quella del materiale ceramico. Nella circostanza, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania due coniugi cinquantaseienni, non residenti nel Comune di Castellabate, nella cui villa erano detenuti i pregiati reperti di interesse storico-artistico. I due coniugi dovranno rispondere del reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, mentre i reperti sequestrati saranno trasferiti presso il Museo Archeologico di Paestum, dove potranno essere studiati da esperti archeologi ed ammirati dai visitatori. Il bilancio dell’operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso al contrasto dei reati commessi nel settore dei beni di interesse storico-artistico, nonché la costante attenzione posta dal Corpo nell’espletamento delle quotidiane attività operative volte alla prevenzione e la repressione di ogni forma di illegalità.

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