Ascea, polemiche infinite per il concorso per vigili urbani

Polemiche infinite per il concorso per l'assunzione di due vigili ad Ascea: ora il caso approderà al Consiglio di Stato.

Di Sergio Pinto

Polemiche infinite per il concorso per l’assunzione di due vigili ad Ascea: ora il caso approderà al Consiglio di Stato.

ASCEA. Il comune cilentano ricorrerà al Consiglio di Stato dopo la decisione del Tar Salerno di sospendere gli effetti del concorso per l’assunzione di nuovi vigili urbani. Il tribunale amministrativo, infatti, ha accolto il ricorso presentato da due concorsisti che avevano denunciato la “violazione del fondamentale principio dell’anonimato” durante le prove. Infatti nel bando era previsto che ciascun partecipante al concorso controfirmasse, insieme ad un membro della commissione, la scheda d’esame insieme. Di qui la decisione di ricorrere.

Il caso, quindi, continua a far discutere: il bando era finalizzato all’assunzione di due agenti di polizia locale a tempo indeterminato e part time e alla formazione di una graduatoria per le assunzioni stagionali. Le polemiche hanno accompagnato il concorso in tutte le sue fasi: durante la prima prova d’esame, infatti, c’era stato un parapiglia per il ritardo di uno dei membri della commissione, che costrinse anche i carabinieri ad intervenire.

Il concorso, al quale partecipavano per 211 aspiranti vigili, fu rinviato. La seconda prova si svolse invece regolarmente, ma ora a creare nuove polemiche è la decisione del Tar.

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