Botta e risposta, l’ennesimo, tra il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio e l’opposizione.
Scambio di accuse a Roccadaspide tra maggioranza e opposizione. Dopo il pubblico manifesto del sindaco Auricchio (leggi qui), l’opposizione replica nuovamente e riferendosi proprio alla lettera aperta del primo cittadino, sottolinea “Sindaco, non si esordisce in un manifesto pubblico offendendo la dignità e l’onesta intellettuale di Consiglieri Comunali (di opposizione). È un vezzo offensivo che, travalicando ogni misura politica e trascendendo sul personale, è solo il segno della solitudine e debolezza del personaggio, abbandonato ormai anche dai suoi veterani, nonché dell’usura che l’abbuffata del potere ha fatto dell’uomo politico”.
I consiglieri Paolo Antico e Fernando Morra, poi, tornano sui ritardi nella realizzazione del cine-teatro “Che Roccadaspide avrebbe dovuto avere, già dal 2011, e, oggi, nel 2015, ancora non ce l’ha!”
“Basterebbe far presente alla Cittadinanza – sottolineano i due consiglieri – che l’opera pubblica del cinema – teatro (sogno della Comunità Rocchese) sarebbe dovuta essere consegnata al Comune già il 27 maggio 2011, ossia 24 mesi dopo il contratto stipulato il 27 maggio 2009, mentre, nella primavera del 2014 quando è avvenuto il sequestro giudiziario, erano già trascorsi 3 anni senza la consegna. Sequestro dovuto ai vizi di costruzione ed altro e non certo alle magie di cittadini o di Consiglieri Comunali come vorrebbe far credere. La mancata ultimazione del cinema teatro non dipende, a sua volta, dal sequestro”.
“A ripensarci – evidenziano – i lavori non proseguivano a rilento ma erano proprio fermi, e ciò ce lo dice il Consulente Tecnico del Tribunale di Salerno nella sua perizia. Ci meraviglia che il Sindaco, tanto attento alle opere pubbliche ed ai suoi sviluppi, si sia dimenticato di controllare lo svolgimento della realizzazione della Sala Polifunzionale e non si sia accorto dei ritardi di esecuzione della stessa”.
In merito all’inchiesta giudiziaria Antico e Morra sottolineano: “La realtà è che conosciamo tutti le responsabilità politiche e morali del nostro Sindaco sulla vicenda ed alle quali soltanto ci riferiamo. Se non ci fosse stato il suo avvento, crediamo non ci sarebbero stati subappalti e neanche il coinvolgimento di altri dipendenti nella vicenda giudiziaria e, soprattutto, l’opera pubblica sarebbe stata portata a compimento e consegnata ai cittadini di Roccadaspide nei tempi previsti”.
“In ogni caso – proseguono – non interessa chi siano gli imputati e le ipotesi di reato loro ascritte (se per falso materiale e falso ideologico come per il Sindaco o altre per gli altri 10 imputati), anche perché il processo farà il suo corso senza interferenza alcuna. Ciò che interessa è il danno prodotto alla Comunità. Il Comune ha (già) trasferito all’impresa il terreno con atto pubblico del 2009, mentre l’impresa esecutrice dovrà trasferire il cinema – teatro (i piani sottostanti il piano stradale) ed alcuni parcheggi al Comune alla fine dei lavori.
Il danno consiste proprio nel trasferimento del terreno (non più nel patrimonio del Comune) del valore di due milioni di euro senza ad oggi aver ricevuto nulla in cambio perché tutto è nel patrimonio dell’impresa”.
“E allora il Sindaco che fa? – concludono i consiglieri Antico e Morra – Fa finta di nulla e ritiene che il Comune non debba costituirsi parte civile nel processo. Perché? Forse perché lui è imputato nello stesso processo?”