Stazione ferroviaria vandalizzata e trasformata in microdiscarica. Tra i rifiuti anche dei cuccioli di cane. La denuncia del Codacons.
“La stazione ferroviaria di Sassano-Teggiano, in territorio di Sala Consilina, come segno dei tempi: degrado ambientale, incuria verso gli esseri viventi e verso i bisogni dei cittadini”. La denuncia arriva dal Codacons del Vallo di Diano, che punta il dito contro le amministrazioni locali.
Lo scalo Fs, infatti, si trova in condizioni pietose, trasformato in micro discarica e con la presenza di cuccioli randagi che vivono tra i rifiuti.
Davanti a queste immagini ci fermiamo a riflettere tanto sulle responsabilità, quanto sugli effetti che questi fatti hanno sull’assetto socio-culturale di un intero territorio”, spiega Salvatore Gasparro, responsabile del settore agricoltura dell’associazione consumatori davanti alle immagini del degrado della stazione ferroviaria.
“La generale scarsa sensibilità nei confronti dei beni ambientali e del servizio di trasporto pubblico locale, settore nel quale raccogliamo continue lamentele da parte degli utenti e delle famiglie – aggiunge – si accoppia all’insolvenza pubblica nei confronti del problema del randagismo”.
“La prima pietra di un canile costosissimo a Sala Consilina fu posta in piena campagna elettorale nel 2009 – aggiunge – Il problema è che, dopo la prima pietra e dopo aver realizzato le strutture murarie, nulla è stato più fatto, nell’indifferenza di molti. Intanto, c’era da portare in porto una campagna elettorale per una legislatura che avrebbe visto realizzarsi la cessione della rete idrica e la soppressione del tribunale”.
“Ai cittadini che amano puntare il dito o a chi si affretta a reclinare qualsiasi responsabilità, chiediamo solo di riflettere. Intanto – conclude – Gasparro – prima di decidere a chi addebitare le colpe di questo stato di cose, potremmo fare qualcosa di concreto, cercando di non imbrattare la stazione e adottando un cagnolino della cucciolata nata presso la stazione di Sassano-Teggiano della ferrovia Sicignano-Lagonegro, chiusa al traffico nel 1987 e aperta al degrado nei giorni nostri”.