Comuni del Cilento e degli Alburni a rischio isolamento a causa delle condizioni della viabilità. Di fronte al silenzio della politica gli imprenditori sono pronti ad intervenire.
“Sono passati due anni da quando avevamo lanciato un forte grido di allarme per le condizioni tragiche in cui versavano le infrastrutture interne del nostro territorio di competenza ed, in particolare, le zone degli Alburni e del Cilento, ma nulla è cambiato”. A parlare è Michele Albanese, direttore generale della Banca di Monte Pruno che torna sul problema dell’isolamento delle aree interno soprattutto per le condizioni in cui si presenta la viabilità del territorio. “Quando finirà questo atteggiamento remissivo che punta essenzialmente a non assumersi le responsabilità che un ruolo esige?”, si chiede Albanese che poi aggiunge: Certamente nessuno ha la bacchetta magica, ma allo stesso modo nessuno ha dimostrato seriamente di volersi far carico di questo problema di interesse pubblico. Solo parole e false rassicurazioni dai politici di turno, abili a promettere finanziamenti espressi, nostro malgrado, in milioni virtuali, che tali sono rimasti”.
“Ed è qui la chiave di lettura più preoccupante – evidenzia – aver lasciato i nostri territori isolati e sempre più lontani da tutto senza alcun margine e con le speranze ormai ridotte al minimo.
Oltre all’indifferenza, oggi osserviamo un abbandono totale, senza precedenti, quasi come ci fosse la consapevolezza che nulla potesse essere più fatto. Abbiamo acquisito, tutti, una condizione di assoluta passività che sembra oramai consentirci di accettare la realtà come se fosse una conseguenza naturale.
E se nessuno vuole più interessarsi di questi problemi, allora vogliamo nuovamente tornare noi sull’argomento, cercando di individuare persone che tengano veramente al nostro territorio, alle sue possibilità di avere un domani”.
“Gli Alburni ed il Cilento – denuncia Albanese – vivono un isolamento infrastrutturale non degno di un paese civile che appartiene all’Europa ed all’Italia. Se poi siamo in Italia solo per pagare le tasse ed in Europa solo per subire la pesante ed a volte anche ridicola normativa comunitaria, allora è il momento di dire basta. A partire dai piccoli comuni del nostro territorio che si trovano a lottare contro uno Stato completamente assente che ormai non trasferisce nemmeno più risorse sufficienti all’ordinaria amministrazione”.
Di qui la proposta: “Essendo la nostra azienda un soggetto economico che senza territorio non ha ragione di esistere, abbiamo pensato di provare, ancora una volta, ad intraprendere un percorso che possa puntare a smuovere qualcosa. Non lo faremo da soli, sarebbe inutile e presuntuoso, ma con il supporto di tutti: cittadini, imprese, professionisti, amministratori sensibili e disponibili”.
“Cercheremo di creare un pool di operatori – spiega Albanese – che abbiano la volontà di impegnarsi economicamente e professionalmente per affrontare questa emergenza. Ed i primi saremo certamente noi.
La nostra struttura sarà sempre aperta e disponibile per ascoltare proposte che siano finalizzate a migliorare la viabilità primaria dei nostri territori. Non auspichiamo interventi esageratamente costosi o grandi opere, non siamo assolutamente dei folli, ma siamo certi che con il supporto della gente che vive questa terra qualcosa potrà essere migliorato, dando una risposta concreta a tutti e, soprattutto, al sistema pubblico.
Già diversi imprenditori del settore hanno confermato la loro disponibilità a contribuire, così come alcuni professionisti”.
Il ruolo della Banca sarà “Quello di cercare coordinare queste volontà, che si uniranno all’azione del nostro istituto di credito, il quale, anche con risorse proprie, si interesserà di intervenire concretamente sulle arterie interne”.
“Da oggi, speriamo, si possa aprire una nuova fase – dice il dg della Banca di Monte Pruno – la quale ci auguriamo sia una svolta positiva per tutti noi. Basta poco, basta crederci, basta amare la propria terra”.
“Fin d’ora siamo disponibili ed aperti ad ogni proposta – conclude Albanese – Sarà l’unione a fare la forza senza protagonisti, ma con un solo obiettivo: sistemare con tanti piccoli interventi e con piccoli contributi lo stato delle nostre strade”.