Con una rete idrica potenziata migliorano i servizi e si risparmia. Per il sindaco l’inizio dei lavori è un sogno.
ALBANELLA. Sono partiti i lavori per l’adeguamento e il potenziamento della rete idrica sul territorio albanellese. Gli interventi interesseranno tutto il territorio comunale, con la posa in opera di condotte interrate con un nuovo sistema che garantirà l’ottimizzazione del servizio. Il tempo utile per l’ultimazione degli interventi è fissato in 240 giorni.
“Oggi – afferma il sindaco di Albanella Renato Iosca – si realizza un sogno che stiamo perseguendo dal lontano 1998. A distanza di oltre 15 anni inizia questo importante lavoro, che comporterà una spesa di circa 8 milioni di euro. Si tratta di opere importanti, che consentiranno un risparmio idrico notevole”. I lavori consisteranno nella sostituzione delle condotte idriche di distribuzione interna, in quanto quelle esistenti sono molto vecchie e presentano diffuse e continue rotture, con una notevole dispersione quotidiana di acqua potabile, in particolare nelle zone rurali del territorio. La finalità del progetto, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito degli interventi per l’accelerazione della spesa, è quella di servire le zone del territorio albanellese ancora non raggiunte in modo adeguato ed eliminare le dispersioni di acqua potabile, evitando, al contempo, problemi di salute pubblica potenzialmente riconducibili alle continue e diffuse rotture della rete idrica comunale ormai obsoleta. Entro fine anno dovrà essere necessariamente realizzato almeno il 60% dei lavori, pena la perdita dei finanziamenti. “Queste opere – dichiara il vicesindaco Pasquale Mirarchi – ridaranno dignità al paese. Rispetteremo la prima scadenza di dicembre, con la realizzazione del 60% degli interventi. Per quanto riguarda le polemiche, scaturite in merito ai ritardi nell’inizio dei lavori, possiamo solo rispondere con operatività per contribuire a fare il bene dei cittadini”. Il contratto, firmato dalla Ati che si è aggiudicata i lavori, prevede una penale, nel caso di ritardi di consegna, pari all’uno per mille dell’ammontare netto contrattuale. L’ente albanellese, in caso di grave inadempimento da parte della ditta, potrà arrivare anche ad attivare la procedura di risoluzione del contratto in danno.