«E’ tempo di fare spazio ad una nuova generazione alla guida della città». Lo chiede il Comitato 15 giugno che interviene sulla crisi politico-amministrativa che si sta vivendo a Capaccio.
«La crisi amministrativa apertasi nelle ultime settimane è ormai irreversibile – si legge in una nota – Le iniziative di rianimazione sono tragicomiche e segno di inadeguatezza politica e gestionale.
Ai più è ignota la ragione di questo turbinio di dimissioni e nomine assessoriali, di comunicati stampa, di colloqui più o meno segreti, di accordi, di promesse, di giuramenti, e, finanche, di minacce.
Il contegno politico è oramai smarrito».
Di qui la presa di posizione: «Pretendiamo che il dibattito, la cui qualità si è notevolmente deteriorata negli ultimi anni, ritorni all’interno della massima assise cittadina, cioè il Consiglio Comunale, l’unica sede deputata a rappresentare e a raccogliere le istanze della Comunità capaccese, e che fino ad oggi è stato emarginato, se non subclassato, in qualcosa di poco utile e/o effimero».
«E’ necessario riportare l’attenzione e la discussione su cose concrete – aggiungono dal comitato – pensiamo alle opportunità legate al turismo, abbandonato a sé stesso e privo di una strategia di lungo periodo, all’agricoltura, troppo legata a sistemi arcaici e impreparata a seguire le nuove sfide dei mercati internazionali, al commercio, sacrificato sull’altare del Paestumcentrismo, alla drammatica situazione economico-finanziaria dell’Ente (che sta scivolando verso il dissesto), ad uno strumento urbanistico (il PUC) di fatto segretato, alle iniziative sociali completamente assenti, alle politiche culturali, come mezzo principale di promozione del territorio (a cominciare dalle professionalità e dai talenti locali), alla capacità di creare programmi adeguati per intercettare fondi regionali, nazionali ed europei, come base per una rinascita economica della Città».
Per superare la crisi, secondo il comitato 15 Giugno «Serve una netta inversione di tendenza: nuove braccia e nuove gambe per il processo di rinascita della nostra Città».
«Ci appelliamo perciò alle migliori energie della nostra Comunità, soprattutto alle giovani generazioni, per aprire un percorso partecipato con un obiettivo chiaro: rimettere al centro i bisogni della Città, disegnare un progetto di cui i Cittadini siano protagonisti».
Di qui l’annuncio che il Comitato avvia una campagna di adesione aperta a quanti credono nel progetto, «per radicarsi sul territorio, collegandosi con le altre associazioni, gruppi, movimenti di persone impegnati ogni giorno in tante battaglie per difendere il proprio status di cittadini».
«Su questi valori e su questo patrimonio di ritrovata consapevolezza, invitiamo le donne e gli uomini di Capaccio ad aderire convintamente al Comitato e a dare il proprio contributo di idee e azioni. E’ tempo di fare spazio ad una nuova generazione alla guida della città», concludono dal comitato.