Sanità, niente tac, radiografie e analisi: sindacati scrivono al Governo

Finiti i fondi per i centri convenzionati: niente più analisi. Su tutte le furie i sindacati che ora scrivono al ministro Lorenzin.

Di Fiorenza Di Palma

Finiti i fondi per i centri convenzionati: niente più analisi. Su tutte le furie i sindacati che ora scrivono al ministro Lorenzin.

NAPOLI. Come anticipato nei giorni scorsi, l’esaurimento dei tetti di spesa effettuare analisi e controlli nei centri convenzionati (leggi qui) rischia di creare non pochi disagi. Come da previsione le strutture private sono deserte mentre gli ospedali rischiano il collasso, con malati di cancro, diabetici, cardiopatici sballottolati da una struttura sanitaria pubblica all’altra alla ricerca di un posto libero per un esame del sangue, una tac, una risonanza, una pet, una visita cardiologica.

Per questo Cgil, Cisl, Aiop (sanità privata) e associazioni per i diritti del malato, hanno deciso di scrivere al Governo chiedendo una deroga.

«L’annuale esaurimento anzitempo dei budget per prestazioni ambulatoriali erogate da strutture accreditate – si legge nella missiva inviata al Ministro per la salute Lorenzin – è la ulteriore prova di una programmazione economica che non ha punti di contatto con il reale fabbisogno del territorio campano».

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