Dopo i comitati degli alluvionati e le associazioni sportive, l’amministrazione Voza incassa il sostegno delle associazioni ambientaliste.
Con un comunicato congiunto FareAmbiente Salerno, le Guardie Ecozoofile, il centro studi Ecosistemi Mediterranei e l’osservatorio cetacei Campania, hanno espresso preoccupazione per quanto sta accadendo a Capaccio
“Sentiamo il bisogno di sottolineare – si legge in una nota – la particolare sensibilità ed attenzione che l’amministrazione Voza ha posto nell’affrontare le tematiche dell’ambiente e le molte iniziative che l’assessore alle politiche ambientali, Eustachio Voza, ha messo in campo per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale”.
In particolare le quattro associazione evidenziano “La sensibilizzazione svolta sul campo e nelle scuole in collaborazione Fareambiente e la Società Nazionale Salvamento, l’istituzione del servizio di monitoraggio ambientale affidata ai volontari delle Guardie Ecozoofile, le attività svolte in collaborazione con le associazioni protezionistiche e la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, nonché le azioni di monitoraggio delle aree naturali e protette del territorio, della costa e delle zone fluviali, con l’avvio di un sistema di analisi delle acque condiviso con tutte le associazioni ambientaliste, i numerosi interventi in emergenza e la gestione delle criticità”.
“L’impegno nella definitiva istituzionalizzazione dell’Oasi dunale di Paestum è una circostanza che deve essere giustamente vanto per un territorio che vuole puntare sulle bellezze naturali e storico-archeologiche per uno sviluppo sostenibile, certo e rispettoso dell’ambiente – aggiungono – L’adesione all’Osservatorio Cetacei Campania promosso dal CSEM (Centro Studi Ecosistemi Marini) e dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è un merito che accomuna appena cinque comuni del salernitano, che ha tuttavia consentito l’immediata partenza di un progetto universitario internazionale ERASMUS per il monitoraggio dell’intera costa cilentana”.
Infine l’attenzione è puntata anche sull’ottenimento della Bandiera Blu e sull’aumento della raccolta differenziata, arrivata a sfiorare in meno di due anni il 65% (2014) e a superarlo nel 2015
“Per l’ambiente non si fa mai troppo! Anche a Capaccio Paestum c’è ancora molto da fare – concludono le associazioni – ma dobbiamo ammettere che tanto è stato fatto in un periodo relativamente breve, probabilmente anche grazie alla passione e alla competenza oltre che all’impegno”.