Sono 571 gli utenti che dall’1 gennaio scorso all’1 settembre si sono recate presso il Psaut di Agropoli. Un dato, questo, che secondo l’associazione Camelot presieduta da Giovanni Basile, esprimerebbe “Tutta la necessità per il nostro territorio di avere una struttura efficiente”.
Attualmente ad Agropoli esiste un punto di primo soccorso con tre ambulanze a disposizione con il compito di stabilizzare il paziente e trasferirlo in altro ospedale. Nel corso della stagione estiva e fino al prossimo 15 settembre, c’è stato un potenziamento dell’ex nosocomio che ha portato alla riapertura della radiologia e del laboratorio di analisi.
Per l’associazione Camelot, però, i provvedimenti non cambiano le condizioni del presidio sanitario, restando “Immutato ciò che è stato sancito dalla precedente Direzione Generale”. Agropoli, quindi, rischia di non avere più il proprio ospedale. “Lo dice a chiare lettere il delegato alla Sanità Campania”, spiega Giovanni Basile. “In sostanza (ed in politichese) dice che ad Agropoli l’ospedale non ci sarà, ma si deve vedere per l’emergenza. Dice no all’ospedale ed un ni sulla emergenza. Di fatto un Pronto Soccorso Attivo è tale se ha dei reparti a supporto. Escludere i reparti (l’ospedale) equivale ad escludere il Pronto Soccorso”.
“Verrà il momento di discutere il piano ospedaliero e si vedrà”, conclude il presidente dell’associazione che poi annuncia di aver richiesto un incontro con il Commissario Straordinario dell’Asl Salerno, Antonio Postiglione, per discutere della questione.
“Vedremo se è cambiato qualcosa almeno nei rapporti coi territori”, sottolineano dall’associazione Camelot.