Ripresa dei lavori per la Fondovalle Calore e Parco: queste le questioni discusse in un’incontro tra i sindaci del territorio.
Si è svolta presso la sede della Comunità Montana Alburni a Controne, venerdì scorso, una importante riunione tra sindaci e delegati per discutere di alcuni tra i maggiori problemi che in questo periodo tengono impegnati gli amministratori del territorio, ai quali i cittadini amministrati chiedono risposte sempre più urgenti su diversi temi. Due le priorità emerse nel corso della riunione, voluta dal Presidente Pino Palmieri: una è rappresentata dalla necessità di riprendere i lavori per la realizzazione della Fondovalle Calore, l’agognata arteria che, una volta ultimata, dovrebbe costituire la via per permettere alla Valle del Calore e ai Monti Alburni di uscire dall’isolamento a cui da tempo sembrano essere condannati, i cui lavori iniziati e poi sospesi, sono fermi da molti mesi; l’altra è la questione del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che oltre vent’anni fa, alla sua costituzione, era visto come un’opportunità, ma negli ultimi tempi, avendo disatteso le aspettative di sviluppo e promozione del territorio, è considerato solo una fonte di vincoli e quindi è fortemente contestato dal territorio. Per affrontare queste questioni, la Comunità Montana Alburni ha deciso di muoversi ponendo in essere tutte le azioni necessarie alla ripresa dei lavori della Fondovalle, e, sul fronte parco, ha deciso di approvare un documento da sottoporre all’attenzione di alcuni parlamentari, per poter presentare una proposta di legge per la modifica della legge istitutiva del parco, che ormai il territorio chiede a gran voce perché potrebbe essere l’unica strada per limitare i vincoli e di conseguenza per fronteggiare uno dei problemi più incresciosi degli ultimi anni, quello dei cinghiali. A breve la bozza sarà sottoposta ad alcuni parlamentari che hanno già espresso in maniera informale la propria intenzione di sottoscrivere il documento.